Scrivo nella qualità di Referente unico dell’A.N.CA.DI.C, associazione che promuove e tutela il patrimonio paesaggistico e l’ambiente salubre e la viabilità, per rappresentare la necessità di adottare urgenti provvedimenti finalizzati a rimuovere una condizione di potenziale pericolo per la salute pubblica e di danno all’ambiente, determinata dallo scarico fognario senza alcun tipo di depurazione, i cui liquami lambiscono le acque marine antistanti il lido comunale di Reggio Calabria, la cui apertura alla balneazione annualmente avviene alla fine di giugno. Non sappiamo se l’Autorità comunale abbia disposto il divieto di balneazione e se ciò nel passato sia avvenuto i cittadini l’hanno sempre disatteso. E’ necessario nell’imminenza della prossima apertura predisporre segnalazioni con uomini e opere di divieto che impediscano la balneazione. La spettabile Capitaneria di Porto titolare alla sorveglianza delle acque marine e di tutto ciò che avviene in essa, balneazione, controllo natanti e pesca, la preghiera di voler collaborare sinergicamente con il Comune di Reggio Calabria per evitare il verificarsi di quanto è stato segnalato. L’ARPACAL, che ha l’obbligo di controllare gli scarichi fognari che provocano l’inquinamento, la preghiera di effettuare immediatamente controlli e prelievi e di recapitare, come per legge, gli esiti dei controlli al competente Dipartimento Medico di Prevenzione dell’ASP deputato alla prevenzione sugli effetti della salute della popolazione ed attivare gli Organi di Polizia competenti per l’individuazione di responsabilità. 
Infine alla Polizia Municipale preposta al controllo delle attività commerciali nei locali del Lido comunale la preghiera di controllare anche loro acché gli avventori di questi locali pubblici non facciano uso della balneazione in presenza di provvedimenti di divieto.
Vincenzo CREA – Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto” e Referente unico dell’
