Portogallo 20:00 – Questa ultima domenica di primavera sembra proprio essere caratterizzata, purtroppo, dai disastri naturali. Questa mattina, come riporta Ansa.it, il Portogallo si è svegliato con un incubo in corso. Un violento incendio ha devastato le foreste attorno a Pedrogao Grande, 160 km a nord di Lisbona, facendo almeno 61 morti, molti dei quali carbonizzati nelle auto, e 59 feriti 5 dei quali gravi. I 700 pompieri impegnati nella lotta contro le fiamme attive ancora su quattro fronti, due ancora violenti, questa mattina hanno trovato i cadaveri di 30 persone ancora rinchiusi nelle auto distrutte dalle fiamme. Altri sono stati uccisi mentre cercavano di fuggire a piedi. Famiglie intere sono morte così. Il governo di Lisbona ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale. “Le autorità portoghesi, con cui l’ambasciata d’Italia è in costante contatto, hanno escluso la presenza di italiani tra le vittime finora identificate”. Lo riferisce la Farnesina. La polizia giudiziaria ha escluso che ci sia una mano criminale dietro a questa tragedia. L’incendio sarebbe divampato a causa di un fulmine caduto su un albero, in mezzo ad una vegetazione secca per la mancanza di pioggia da giorni. La diffusione fulminea delle fiamme è stata propiziata dalle alte temperature, sui 40 gradi, e da venti violenti fino a 200 chilometri all’ora. Il Papa questa mattina all’Angelus ha espresso vicinanza “al caro popolo portoghese” ed ha invitato i fedeli a pregare in silenzio per le vittime. La catena della solidarietà è partita immediatamente dalla vicina Spagna e dalla Francia che hanno inviato mezzi aerei per aiutare il Portogallo a lottare contro le fiamme. Sono pronti a partire anche due canadair italiani. Quattro fronti sono ancora attivi questa mattina due dei quali definiti “molto violenti”. La fitta nuvola di fumo creata dall’incendio rende però molto difficile l’intervento dei mezzi aerei. Il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker ha attivato il meccanismo di assistenza della protezione civile Ue. Il presidente portoghese Marcelo Rebelo da Sousa e il premier Antonio Costa sono giunti nella notte da Lisbona. “E’ la maggior tragedia con vittime umane degli ultimi tempi” ha detto Costa. La polizia giudiziaria ha iniziato le procedure per identificare le vittime.