“Il trasferimento della sede principale dell’Agenzia dei Beni Confiscati e Sequestrati che ha sede a Reggio Calabria – ipotesi sempre più accreditata e prossima – suona come l’ennesimo atto di grave deprivazione nei confronti del nostro territorio”.E’ quanto afferma il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò che “bolla tale eventuale scelta come incongruente rispetto al valore simbolico di un presidio che fu scelto nascesse proprio a Reggio Calabria, per rafforzare la presenza dello Stato in una realtà ad alta densità criminale”. “Sembra quasi si rinneghi oggi una decisione che venne assunta nel 2010 anche per affermare, in maniera emblematica, l’impegno dello Stato in un contesto periferico, assediato già da tanti problemi.L’educazione alla legalità e la garanzia di presidi sul territorio rappresentano, dunque, accanto allo straordinario impegno della Magistratura e delle Forze dell’Ordine, gli strumenti privilegiati per una maggiore crescita culturale e per contrastare la ‘ndrangheta. Declassare la sede centrale di Reggio a sede periferica configurerebbe, e non certo per ragioni di ‘campanile’, il depotenziamento di un riferimento strategico in una città che anela intensamente al cambiamento. Si consumerebbe l’ennesimo scippo ai danni di Reggio , l’ennesima dimostrazione di come questa interessi sempre meno ai Governi di Centrosinistra nazionale e regionale. Pertanto, – conclude l’On. Nicolò – chiediamo che si torni indietro e che le Istituzioni competenti si adoperino per assicurare la centralità del presidio, adottando le consequenziali determinazioni per un programma di vero consolidamento e rilancio”.