420 firme totali, cinque preannunci di iscrizione e cinque iscrizioni al Partito Radicale: questo Il positivo bilancio della seconda giornata della “Carovana per la giustizia” promossa dal Partito Radicale e dall’Unione delle Camere Penali. Buoni i risultati nei tre luoghi toccati dall’iniziativa: nella mattinata la Casa circondariale “Giuseppe Panzera” di Reggio Calabria; al pomeriggio il Consiglio Regionale e, in serata il tavolo di Mélito Porto Salvo. Il primo appuntamento ha visto un clamoroso consenso della proposta di iniziativa popolare: tutti i detenuti reclusi nella struttura (217 su 220) hanno firmato per la separazione delle carriere e molti di loro hanno richiesto i bollettini di conto corrente per l’iscrizione al Partito Radicale Nonviolento, transnazionale e transpartito. Anche l’appuntamento del pomeriggio ha dato risultati importanti: 53 firme sono state raccolte a margine del dibattito, organizzato da Pierpaolo Zavettieri – Consigliere metropolitano di Reggio Calabria e Sindaco di Roghudi – presso il Consiglio Regionale. Nel corso della manifestazione, che aveva titolo: “Comuni sciolti per mafia: uno strumento di contrasto alla criminalità organizzata? Revisione e nuove misure volte a ricreare fiducia nello Stato di diritto” cui ha partecipato anche Rita Bernardini sono state raccolte anche cinque iscrizioni al Partito Radicale: Mimmo Cangemi, Pierpaolo e Saverio Zavettieri, Saverio Micheletta e Bernardo Femia. Il Sindaco di Africo ha preannunciato l’iscrizione, che perfezionerà il giorno 14 quando la carovana aprirà il suo tavolo in quel Comune. In serata, il tavolo di raccolta firme aperto a Mélito Porto Salvo (autenticatore il vicesindaco Domenico Marcianò) ha dovuto prolungare l’orario “di sportello” di oltre un’ora e mezza, per consentire a tutti i cittadini che lo richiedevano, di sottoscrivere la proposta di legge per la separazione delle carriere di giudice e P.M. Anche il Sindaco Giuseppe Salvatore Meduri ha sottoscritto la proposta. Il risultato finale è stato di 150 firme. Nel carcere e in Consiglio Regionale la “Carovana per la giustizia” era guidata da Rita Bernardini, che è stata anche relatrice nel convegno dal titolo: “Comuni sciolti per mafia: unico strumento di contrasto alla criminalità organizzata? Revisione e nuove misure volte a ricreare fiducia nello Stato di diritto. Bernardini, che fa parte della presidenza del Partito Radicale, era ieri al sedicesimo giorno di sciopero della fame: chiede l’approvazione della riforma dell’Ordinamento Penitenziario e il diritto di potersi curare con la cannabis terapeutica (assicurato in teoria da una legge del 2007 ma di molto difficile praticabilità, in particolare oggi, poiché la società produttrice di uno dei farmaci più efficaci ha sospeso la produzione per un cattivo raccolto). Giampaolo Catanzariti, componente del direttivo della Camera Penali di Reggio Calabria, presente anche alla Casa circondariale “Giuseppe Panzera” ha invece guidato la carovana nell’appuntamento di Mélito Porto Salvo.
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