Francia 23:06 – Da circa tre ore si sono chiuse le urne per le elezioni francesi. Gli scrutini delle schede stanno avanzando e gli exit poll danno già la vittoria al partito di Macron. Secondo quanto riportato da RaiNews, la coalizione centrista presidenziale LReM-MoDem avrebbe il 32,2% con un numero di seggi tra 390 e 430 su 577 alla prossima Assemblea nazionale. Con lo scrutinio di circa l’80% delle sezioni, il partito del presidente ha infatti il 31,4%. Sempre dagli exit poll, emergono al secondo posto i Républicains e altri neogollisti con il 21% e 85-120 seggi, davanti all’estrema destra del Fronte nazionale che arretra di molto al 14% e con 3-10 seggi non formerebbe gruppo parlamentare. La sinistra radicale di Mélenchon avrebbe l’11% e 11-21 deputati, mentre il partito socialista è accreditato del 10,2% e 20-35 deputati, segnando una disfatta storica. Protagonista assoluto, come partito di maggioranza che ne uscirebbe fuori sarebbe l’astensionismo he per la prima volta nella storia della V Repubblica ha superato il 50%. Per fare un po’ di chiarezza sulla modilità di voto francese possiamo dire che un candidato può vincere fin dal primo turno se ottiene il 50% più uno dei voti espressi, rappresentanti almeno il 25% degli iscritti. Contrariamente alle elezioni presidenziali, il tasso di astensione è quindi determinante. Se nessun candidato ottiene queste condizioni al primo turno si passa al ballottaggio, al quale partecipano tutti i candidati che hanno ottenuto almeno il 12,5% dei voti. Può quindi accadere che ne passino tre, se non quattro, al secondo turno, L’obiettivo dei partiti è di ottenere almeno 289 deputati per avere la maggioranza assoluta all’Assemblea nazionale. Delusione e perplessità da ogni parte politica sopratutto per l’enorme astensionismo che non riflette per nulla la grande partecipazione alle elezioni presidenziali, quindi un appello generale trasversale da tutti i rappresentanti politici per una maggior partecipazioni al prossimo turno di ballottaggio.