Roma 08:10 – Sempre più fragile il fronte per l’approvazione della legge elettorale. O i 4 partiti votano compatti sulla riforma elettorale o il Pd tornerà alla sua proposta, il Rosatellum. E’ l’avvertimento che il capogruppo del Partito Dem alla Camera Ettore Rosato ha fatto all’assemblea del suo partito alla vigilia delle votazioni a Montecitorio. Come riporta TgCom24, la conferenza dei capigruppo ha deciso che il voto finale sul testo si svolgerà martedì 13 giugno alle 13, mentre le dichiarazioni di voto avranno inizio alle 10.30. Dai tabulati della votazione segreta si evince che, al netto dei deputati in missione, alla maggioranza che sostiene la riforma della legge elettorale, sono mancati 66 voti sulle pregiudiziali. Ci sono stati “100 franchi tiratori”, ha detto Rosato. Per respingere le pregiudiziali hanno votato 310 deputati, ma la somma dei quattro partiti che hanno trovato l’intesa sulla legge elettorale (Pd, Fi, M5s e Lega) porterebbe a quota 445. In merito alla questione i grillini affermano che “il testo di legge che uscirà dal voto degli emendamenti di questi giorni sarà ratificato dai nostri iscritti con una consultazione online che si terrà prima del voto finale del provvedimento, che dovrebbe essere previsto lunedì, nei giorni di sabato e domenica”. “Sulla legge elettorale noi saremo quelli falsi? Non voglio dire niente, giudicate voi. Possiamo essere incompetenti, ma mai falsi. Oggi siamo in una fossa dei serpenti, loro hanno i franchi tiratori, loro vogliono fare affossare la legge”. Lo ha afferma Beppe Grillo durante il comizio a favore del candidato sindaco M5s di Palermo Ugo Forello. Grillo ha poi sottolineato in difesa del M5s che, sulla riforma elettorale, i “giornalisti evocano parole che per me non hanno più significato, come consenso. Io sono avanti. Devo sempre combattere con un sacco di gente, col pregiudizio creato per esempio dai mezzi di informazione”. Si potrebbe dire il solito “teatrino” che Grillo intrattiene col suo pubblico.