Cari Prefetti,
nella ricorrenza della Festa della Repubblica desidero rivolgere, per il vostro tramite, un grato saluto a quanti svolgono pubbliche funzioni al servizio delle Comunità, chiamati a tradurre la scelta repubblicana nell’esercizio quotidiano dei Principi e Valori costituzionali. Nei diversi contesti territoriali, i Prefetti sono fortemente impegnati a garantire la coesione sociale e istituzionale e la sicurezza dei cittadini. Il presidio e il buon andamento delle Amministrazioni locali, preservandole da ingerenze criminali, è garanzia della dialettica democratica rispetto a possibili tentativi di intimidazione o condizionamento. Vanno riaffermati con forza i principi di uguaglianza e pari opportunità contro ogni discriminazione e per la difesa dei diritti delle donne, dei minori e delle persone svantaggiate.
Le intollerabili piaghe del femminicidio, della violenza di genere, del bullismo, possono essere contrastate non soltanto attraverso l’impiego degli strumenti di prevenzione previsti per legge, ma anche con iniziative di educazione e sensibilizzazione per le quali è utile il coordinamento fra istituzioni e amministrazioni diverse. Gli eventi sismici che hanno colpito i territori dell’Italia Centrale, aggravati dalle eccezionali avversità atmosferiche che si sono accanite su quelle popolazioni, hanno inferto una ferita al cuore del Paese, sollecitandoci a preservare al meglio l’assetto dei nostri territori e a mantenere vigile ed efficiente il sistema di protezione civile che vive dell’impegno sinergico di molteplici componenti, pubbliche e private.
La difficile gestione dell’emergenza sismica ha evidenziato la necessità che la collaborazione fra i livelli di Governo sia sempre operosa e solidale, e lo stesso spirito deve accompagnare le azioni volte alla ricostruzione di quelle aree: priorità nazionale che non può conoscere arretramenti. Nel soccorso e nell’accoglienza dei migranti, nonché nei complessi e indispensabili processi di integrazione, i Prefetti si prodigano nel favorire il dialogo con le Comunità locali e, nell’ascolto reciproco, promuovere le condizioni di una convivenza serena e rispettosa della legalità e dignità umana. Il bene della sicurezza, talvolta percepito come minacciato, appartiene a tutti, e tutti abbiamo il dovere di contribuirvi con comportamenti orientati alla legalità e all’interesse generale.
L’attività svolta dalla Magistratura e dalle Forze di Polizia per contrastare i fenomeni delinquenziali va sostenuta, insieme con i sindaci, da una rete di iniziative in grado di garantire la vivibilità dei luoghi e rimuovere i fattori di disagio ed esclusione sociale che possono favorire l’illegalità diffusa. Alla serenità dei cittadini contribuisce la consapevolezza dell’elevato impegno profuso dagli apparati dello Stato per la lotta al terrorismo e per la sicurezza dei luoghi pubblici, anche attraverso attività coordinate di prevenzione e intelligence. Il contrasto alla criminalità organizzata, alla corruzione e al malaffare, che vede i Prefetti intervenire anche con gli strumenti di prevenzione amministrativa più avanzata, richiede un convinto coinvolgimento etico e culturale, in grado di contrastare elusione di regole e logiche di appartenenza.
Le azioni a difesa della legalità nelle attività economiche varranno anche a rafforzare la volontà di quegli imprenditori che, non rinunciando al loro futuro in Italia, contribuiscono alla ripresa economica e occupazionale del Paese. Con questi auspici, a voi Prefetti e a quanti con voi celebrano la Festa della Repubblica, rivolgo auguri di buon lavoro.
SERGIO MATTARELLA