Grecia 09:50 – Sembrerebbe che ” l’Affair ” Grecia fosse caduto nel “dimenticatoio” della politica internazionale e che la Grecia avesse finito il periodo di austerità imposto dalla Troika e dall’UE ma la realtà sembra ben diversa, almeno per il patrimonio gestito dallo stato greco.
A rilanciare ed analizzare una coincidenza molto particolare è il Sole24Ore che in un suo articolo fa ben notare una “strana” coincidenza. La società aeroportuale tedesca AviAlliance, che possiede al 49% l’aeroporto di Amburgo e il 30% di quello di Dusseldorf in Germania, ha vinto il rinnovo della concessione per 20 anni fino al 2046 dell’aeroporto di Atene per una somma pari a 600 milioni di euro.
Fra le varie promesse fatte all’UE ed al FMI vi era il rinnovo della concessione per l’aeroporto della capitale greca, il maggiore del Paese, alla sua scadenza naturale. Promessa puntualmente mantenuta dal governo retto da Tsipras, che all’inizio del suo insediamento sembrava voler salvaguardare il bene del suo paese, basta guardare al referendum proposto vinto e mai tenuto in considerazione. Sta’ di fatto che la società aeroportuale tedesca AviAlliance (al 40%) e il gruppo greco Copelouzos (al 5%) hanno una quota complessiva del 45 per cento nella società aeroportuale di Atene ( AIA).
Il fondo greco per le privatizzazioni HRADF detiene una quota del 30% e il governo greco del 25%. Il completamento dell’intesa è soggetto all’approvazione delle autorità europee e del Parlamento greco. Di sicuro questi 600 milioni di euro sono una piccola boccata d’ossigeno per il paese che da un anno sta’ aspettando la tranche per la seconda revisione del terzo piano e che entro luglio dovrà restituire 7 miliardi di euro all’UE. Di sicuro, alla Germania, che si è dimostrata sempre il creditore più inflessibile e rigoroso sull’austerity e sulle privatizzazioni, oltre che gestire gli aeroporti di Salonicco, seconda città del paese, e delle isole di Creta, Corfù e Rodi di certo non dispiace gestire anche l’aeroporto internazionale di Atene.