Al Laboratorio della Arti e delle Lettere Le Muse si sono conclusi gli appuntamenti denominati “I Videodibattiti” incontri che una volta al mese, ed esattamente ogni venerdì dal mese di novembre hanno visto un importante dialogo aperto ed un dibattito curato dalle sollecitazioni visive a cura della referente Sezione Cinema Muse il critico Paola Abenavoli. E domenica scorsa si è approdati alla conclusione delle Stagioni della vita argomento utile a scandagliare le età dell’uomo ha commentato in apertura Giuseppe Livoti – presidente Muse ribadendo che oggi occorre più che mai discutere sulle dinamiche del nostro tempo sul rapporto vita, famiglia o ancora sui valori veri. E allora in questo contesto si sono inserite le testimonianze visive degli opinionisti che hanno creato una interazione con il pubblico raccontando la loro esperienza di vita esprimendo impressioni, pareri e sensazioni. Dunque domenica in occasione della Festa della Mamma il tema trattato è stato l’amore tra madre e figlio. La curatrice de I videodibattiti Paola Abenavoli ha parlato proprio di maternità e rapporto madri-figli, accennando anche ad un capolavoro, firmato Luchino Visconti ed interpretato dalla grande Anna Magnani: parliamo, naturalmente, di “Bellissima” e del complesso personaggio interpretato dall’attrice. Si è trattato anche l’argomento dei nuovi strumenti audiovisivi che vengono usati oggi dai giovani per dare voce alla loro creatività, come i format che vengono diffusi attraverso youtube: tra questi, quello di “Casa Surace”, che tanto sta avendo successo e che guarda con ironia anche ai rapporti genitori-figli. Tra le opinioniste Elena Sgrò – operatrice sociale Servizi Donne della Comunità di Accoglienza onlus – Arcidiocesi di Reggio Calabria che si è soffermata in base alla propria esperienza su come le donne sono molto più forti nel momento in cui affrontano la maternità soprattutto se sole e senza il compagno: le case accoglienza come il Centro Suor Antonietta Castellini o ancora il Centro Angela Morabito fanno uscire le donne dall’isolamento coinvolgendole e supportandole nella piena autonomia madre – bambino, aiutano a prevenire il disagio, ad amarsi di più. Rossana Rossomando – poetessa e scrittrice – ha raccontato in vernacolo reggino come la vita altro non è che una serie di eventi che cambiano anche il nostro approccio alla realtà, mentre una particolare anonima testimonianza sul territorio è servita a esternare ciò che vive una ragazza vittima di violenza familiare, lasciata sola ad affrontare la famiglia e la vita riprendendo – a vivere- grazie al Centro Castellini. Il programma delle Muse continua come sempre ogni domenica anche il 20 maggio alle ore 18, dove la sede di via San Giuseppe 19 si animerà con una conversazione dal titolo “Pot – Pourri”, romanzo scritto dalla poetessa ed autrice Nanà Lo Giudice. La sua particolare scrittura verrà presentata da Teresa Polimeni Cordova con la lettura scenica a cura di Ivan Fascella – Sebastiano Fascella, Isabella Santacroce e Teresa De Salvo. Il testo mette in evidenza l’amore per la città da parte dell’autrice, la cultura, le tradizioni, i valori, non dimenticando i profumi e le sensazioni di un tempo ed il tema dell’amore sempre presente ed attuale.