Il sindaco di Sant’Alessio tra i firmatari del “Compromiso de Madrid”

Anche il sindaco di Sant’Alessio Stefano Calabrò ha partecipato al primo “Forum mondiale sulle violenze urbane e l’educazione alla convivenza e la pace” su invito del sindaco di Madrid doña Manuela Carmena promotrice dell’evento con il forte sostegno della sindaca di Parigi Anne Hidalgo.  Un invito giunto dopo l’incontro dei sindaci europei tenutosi in Vaticano lo scorso mese dicembre durante il quale sono state condivise le buone pratiche di accoglienza e di integrazione dei migranti, dove l’esperienza di Sant’Alessio in Aspromonte ha ricevuto il plauso anche di Papa Francesco. E dopo il Sommo Pontefice anche il sindaco di Madrid ha valorizzato l’esperienza di Sant’Alessio tanto da invitare il collega Stefano Calabrò al primo Forum Mondiale per la Pace. Il forum che ha visto la partecipazione di sindaci, istituzioni ed associazioni dei 5 continenti si è svolto a Madrid dal 19 al 21 aprile, alternando sessioni plenarie a tavole rotonde e momenti di dibattito aperto con parallele attività di laboratori, performance ed esposizioni. I lavori, aperti da sua maestà il re di Spagna Filippo VI, hanno affrontato diverse tematiche correlate: convivenza per la pace; violenza a causa del razzismo e della xenofobia; governance per la pace; violenza a causa del terrorismo internazionale; convivenza pacifica; violenza verso sfollati e rifugiati ed educazione ai valori per la pace.   “E’ singolare e significativo- commenta la rientro il sindaco Calabrò – che l’esperienza di una piccola comunità come quella di Sant’Alessio d’Aspromonte, buona pratica nella realizzazione di progetti di accoglienza che caratterizzano la rete Sprar, sia stata individuata ed invitata a prendere parte al primo Forum mondiale: un prestigioso riconoscimento ma anche l’onere di dare seguito agli impegni sottoscritti nel “Compromiso de Madrid”. Sono stati tantissimi gli spunti di riflessione, così come i contenuti di grande ispirazione: primo fra tutti il monito “sono capace di fare la pace”. Ma anche: educare alla pace è più importante che pacificare; difendere la pace contro la guerra; promuovere politiche di uguaglianza e l’inclusione locale; promuovere iniziative che promuovono la convivenza, il rispetto e la diversità. Questo Forum mondiale è stato per i sindaci e leaders internazionali uno spazio di incontro e di riflessione che, attraverso lo scambio di esperienze, strategie, campagne e politiche, e si è concluso con l’impegno a diffondere il pensiero e le pratiche in grado di trasformare le culture di violenza nelle culture della pace e della non violenza”. In chiusura dei tre giorni di lavori è stato assunto l’impegno comune a proseguire questo dialogo organizzando il prossimo Forum mondiale entro due anni e contemporaneamente è stato sottoscritto il “Compromiso de Madrid” per dare realizzazione nell’ambito locale a quanto discusso a livello internazionale. “Si torna a casa – conclude Calabrò – con la consapevolezza di essere stati parte attiva di una pagina di storia che dall’ambito globale deve tradursi in azioni concrete per poter generare il cambiamento, partendo dalle città e anche dalle piccole comunità senza timore di avere a che fare con qualcosa di troppo grande. Perché come dice un proverbio marocchino persone piccole che fanno cose piccole possono cambiare cose grandi”.

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