09 maggio 2017 – Dai dati del Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze) sugli studi di settore emerge che nel 2015 il reddito medio più elevato è quello dei professionisti, pari a 44.310 euro, con +6,5% rispetto al 2014, mentre al livello più basso si sono classificati i commercianti con 22.510 euro, che nonostante ciò presenta l’aumento più marcato con +18%. Come si legge su tgcom24.it, dietro i professionisti si piazzano le attività manifatturiere con 37.440 euro, +15,5% sul 2014, e il settore dei servizi con 27.510 euro, +12,8%. I lavoratori autonomi che guadagnano meno sono i pescatori, ma anche titolari di mercerie e di centri estetici o spa, produttori di ceramica e terracotta, addirittura nel caso della pesca e delle cure termali meno di 5.000 euro l’anno. Invece quelli che guadagnano di più sono gli studi notarili, con un reddito medio di 244.000 mila euro, le farmacie, con 116 mila euro, e una larga fetta di professionisti, dai commercialisti ai consulenti finanziari. Sempre con riferimento all’anno di imposta 2015, i ricavi/compensi totali dei contribuenti sottoposti agli studi di settore sono risultati pari a 718 miliardi di euro, con un lieve aumento rispetto al 2014 del +0,6%, e andamenti lievemente differenziati tra i settori: quello dei servizi mostra l’incremento maggiore con +1,3%, seguito dal settore delle attività professionali con +0,7%, mentre i settori del commercio e del manifatturiero mostrano aumenti contenuti con +0,1%.