Si avvicina il G7 di Taormina del 26 e 27 Maggio prossimi. È la prima volta che il summit dei capi di stato e di governo dei 7 maggiori paesi industrializzati presieduto dall’Italia si svolge così a Sud: dopo quello di Napoli nel 1994. Di G7 si occupò anche George Simenon lo scrittore belga creatore del commissario Maigret (detesto quando si scrive il noto scrittore perché se è noto non è necessario precisarlo se si precisa noto non è). Ma il suo G7 è particolare, in controluce: è timido, imponente, senza eccessi, sembra fatto in serie e questo gli toglie appena un pizzico di prestigio. Non ostentato o spavaldo. Però è intransigente: anche se talvolta parla con voce esitante e con imbarazzo. Comincia in un tabarin di Montmartre (passando poi per Pont Neuf) il 9 dicembre 192… Simenon su quest’ultimo punto è sfuggente: lui ne scriverà nel 1932. Poi tocca altre località della Francia: Asnières, l’isola di Porquerolles, Tolone, Fècamp. È un G7 dove trionfa l’amore: svolgendosi a Parigi e grazie a una karasciò. Per saperne di più leggete Tre inchieste dell’ispettore G.7 PP. 158 € 10 edito da Adelphi. Perché G.7 è nome di una compagnia di taxi parigina e Simenon chiama così un ispettore di polizia. Perché? Leggete il libro: non ve pentirete. Buona lettura.
Tonino Nocera