MNS, Reggio Calabria: Tapis Roulant chiuso e ingresso bloccato dagli ambulanti

L’immagine dell’ingresso del Tapis Roulant sbarrato e occupato dagli ambulanti abusivi è l’emblema dello stato di degrado e completo abbandono in cui si ritrova ormai da qualche tempo la città, ma che sta raggiungendo livelli davvero apicali non più tollerabili. È sotto gli occhi di tutti che l’illegalità più diffusa è tornata a farla da padrona nella assoluta noncuranza di chi ha voluto assumere ruoli di governo senza averne la capacità e sembrerebbe nemmeno la voglia. Se ne facciano una ragione i governanti della sinistra cittadina: il Tapis Roulant è ormai unanimemente riconosciuto dai reggini come una grande, bella e utilissima opera realizzata dalla amministrazione Scopelliti e il solito stratagemma di delegittimazione utilizzato negli scorsi anni non è riuscito a scalfire questa verità. A fare i conti con la storia e con i fatti non c’è voluto poi tanto. E le “rinunce punitive” alle opere e ai progetti realizzati e immaginati per Reggio non faranno che rafforzare la realtà. Basti pensare a quanto tempo è stato lasciato chiuso il tappeto mobile ed a quante proteste si sono sollevate per la sua riapertura, alle condizioni in cui è stata lasciata per quasi un anno la piazzetta adiacente il lungomare da cui parte, indecentemente buia e sporca. Oggi dobbiamo sopportare che, quasi a voler sfregiare moralmente l’opera, si consente a venditori abusivi di occuparne l’ingresso, in barba alle norme sull’occupazione del suolo pubblico e contro ogni rispetto per i commercianti che con grande sacrificio pagano regolarmente le tasse a livelli estremi. Forse i reggini non avevano ben capito, forse la verità finalmente viene a galla, ma la Svolta era proprio questa: una brusca inversione di rotta verso il nulla. Dalla folla festante che gremiva le strade al buio delle notti pericolose di questi giorni. Dalla vigilanza assidua e costante all’abbandono completo. Dai servizi ai disservizi. E se “resettare” quanto di buono era stato fatto dalle precedenti amministrazioni è l’obiettivo di questi governanti, sappiano che difficilmente ci riusciranno fino in fondo. Le opere restano, così come resta forte la volontà dei reggini di difendere la città da chi l’ha fatta ritornare indietro nel tempo.

Saverio Laganà Roberto Pagano Movimento Nazionale per la Sovranità Reggio Calabria

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