Nella giornata odierna la Guardia di Finanza di Pistoia ha dato esecuzione ad una misura di prevenzione patrimoniale antimafia (D. Lgs. N. 159/2011, art. 20 ) disposta dal Tribunale di Pistoia in composizione collegiale, presieduta dal Dott. Roberto Tredici, su richiesta del Procuratore della Repubblica di Pistoia, Dott. Paolo Canessa e del Sostituto Procuratore Dott. Fabio Di Vizio, per un valore complessivo di circa due milioni di euro. L’attività di indagine, svolta dal Nucleo di Polizia Tributaria, ha consentito, attraverso approfondite investigazioni e analisi di natura economico – patrimoniale, di sottrarre alla disponibilità dei membri di una famiglia rom in valdinievole un ingente patrimonio mobiliare e immobiliare. In particolare sono stati individuati e posti sotto sequestro nr. 15 cavalli trottatori (protagonisti in varie competizioni ippiche nazionali), nr. 7 immobili di pregio, nr. 9 terreni seminativi e nr. 7 automezzi (tra cui una automobile jaguar ed un modernissimo Camper). La misura di prevenzione patrimoniale ha colpito i beni in argomento In quanto L.V. di anni 54 , capostipite della famiglia, è stato pluridenunciato da varie autorità giudiziarie nazionali per una serie di reati contro il patrimonio (furto, ricettazione, rapina), porto abusivo di armi nonchè reati contro la persona, tra i quali una condanna per tentato omicidio. Il patrimonio accumulato negli anni, frutto delle illecite condotte perpetrate, ha evidenziato la sussistenza di notevole sproporzione tra i redditi dichiarati – pari a zero euro, ad eccezione delle vincite ai concorsi ippici cui la famiglia rom partecipava con la propria scuderia – ed il valore dei beni nella effettiva disponibilità. Il Montepremi accumulato nel corso degli ultimi anni ammonta a circa tre milioni di euro. L’applicazione della vigente normativa riguardante le misure di prevenzione patrimoniale nei confronti delle ricchezze Illecitamente accumulate consente, infatti, di individuare quei soggetti che rientrano in un concetto di pericolosità sociale e fiscale. Si tratta di coloro che, sulla base di elementi di fatto desunti anche dalla condotta e dal tenore di vita, vivono abitualmente con i proventi di attività delittuose.
fonte — http://www.gdf.gov.it