La vicenda di Alitalia tocca anche i maniera profonda Reggio Calabria. La compagnia aerea è stata commissariata e gli sono stati conferiti soldi governativi, circa 600 milioni di euro di prestito-ponte, denaro che le servirà per andare avanti sino ad un’eventuale ricapitalizzazione privata o nella peggiore delle ipotesi sino al fallimento pilotato. Ma come si comporterà l’ex compagnia di bandiera nei confronti della città di Reggio Calabria, dopo aver più volte rassicurato gli abitanti dell’area dello Stretto che i voli verso Roma e Milano sarebbero ritornati con le frequenze giornaliere del passato. Quelli attuali risultano inadeguati a gestire al meglio il traffico del Tito Minniti. Giuseppe Scopelliti, ex-presidente della Regione Calabria è sin dal primo minuto attento alla vicenda e sulla sua pagina ufficiale, non appena letto del prestito ponte e della nomina dei commissari, si è prodigato a focalizzare l’attenzione sulle tratte che riguardano la sua città. Anche l’ex-governatore auspica nel suo posto che le istituzioni reggine si facciano sentire a Roma perché Alitalia torni a servire lo scalo di Reggio Calabria come la città meriterebbe. Considerando le interazioni con il post di Scopelliti, si può ben affermare che i reggino sono ancora una volta d’accordo con lui. In sostanza l’ex Presidente lamenta: ” Un Ministro “vicino” alle problematiche reggine o, ancora meglio, un Governo amico dell’amministrazione comunale (così come ai tempi del centro-destra) avrebbe ‘imposto’ ad Alitalia il ripristino dei voli da e per Reggio Calabria”. Invita quindi, tra le righe, le istituzioni politiche cittadine e regionali a battersi per i diritti dei reggini sui tavoli della Capitale.
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About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.