Question time alla Camera sull’azione di Governo. Su Ong necessario evitare generalizzazioni e giudizi affrettati
Il ministro dell’Interno Minniti ha risposto, questo pomeriggio, al question time alla Camera sulle iniziative attuate per assicurare l’effettività dei provvedimenti di espulsione e allontanamento degli stranieri irregolari e sulle vicende connesse alle operazioni di salvataggio in mare dei migranti effettuate da alcune organizzazioni non governative. L’impegno dell’esecutivo è chiaro. Viene riportato, dal responsabile del Viminale, con i dati relativi alle espulsioni, per motivi di sicurezza dello Stato, nei primi quattro mesi del 2017: «Ve ne sono state 36 a fronte delle 13 registrate nello stesso periodo del 2016». «Il contrasto all’immigrazione irregolare e i rimpatri – ha proseguito il ministro – costituiscono aspetti cruciali che il Governo sta portando avanti», accogliendo ed integrando chi ne ha diritto ed allontanando chi non ne ha. Non devono essere sottovalutate, invece, per il ministro le accuse secondo cui alcune Ong possano essere a contatto con scafisti e organizzazioni criminali. «Per evidenti ragioni di principio» in questo momento «si tratta di evitare generalizzazioni e giudizi affrettati, attenendosi a una rigorosa valutazione degli atti. Sono ancora in corso indagini da parte della Procura di Catania». Il tema, secondo il ministro, «è delicato e cruciale». Obiettivo dell’Italia, ha sottolineato, «è sconfiggere i trafficanti di esseri umani che, con cinismo sempre più agghiacciante, non tengono in alcun conto il rispetto della vita umana» e garantire, nello stesso tempo, «il rispetto del principio fondamentale della salvaguardia e del soccorso delle vite». «Il Comitato parlamentare Schengen – aggiunge – nell’ambito di un’indagine conoscitiva, ha recentemente rivolto l’attenzione allo specifico tema. La commissione Difesa del Senato sta svolgendo analoga attività di indagine sull’impatto delle Ong sui flussi migratori, svolgendo una serie di audizioni rivolte anche esponenti di One e ha preannunciato le proprie conclusioni entro la prima settimana di maggio. Anche il Governo ha aperto un canale di scambio informativo con la Commissione europea e l’agenzia Frontex per condividere ogni elemento utile alla definizione di un quadro aggiornato». In attesa che si concludano tutte le indagini in corso, Minniti considera «di particolare importanza acquisirne gli esiti finali che verranno valutati con grande attenzione», garantendo, nella circostanza, la massima e leale collaborazione tra l’esecutivo, il ministero dell’Interno e il Parlamento.
fonte — http://www.interno.gov.it