Siclari (MNS): “Reggio vive una condizione di degrado sordo, privo di eco, isolato”

Reggio vive un’era dalle verità interpretate. Verità che vengono modellate e limate, sfilate fino a ritrovarsi mere promesse, non fatti, ma semplici cambiali. Reggio vive una condizione di degrado sordo, privo di eco, isolato dentro gli occhi dei propri cittadini, non riscontrato con il necessario impegno e vigore da un impianto mediatico che mostra annichilito la sua incapacità di dare voce al disagio e valido contributo alla crescita sociale. E vive una condizione di “assuefazione al peggio”. L’assuefazione ad una classe politica di non governo, di un fare politica non al servizio della comunità, in una città dove ormai l’apparire sublima e diventa effimera rappresentanza istituzionale esibita. E quanto più l’abitudine a guardare la nostra Reggio sporca, caotica, abbandonata a sè stessa cresce, maggiormente e proporzionalmente l’assuefazione al peggio rappresenta la deriva più inquietante e pericolosa di un “laissez faire” che diventa connivenza col degrado. Il profilo basso si ridefinisce in simbiosi con l’immobilismo, segnale di una incapacità evidente di amministrare il territorio. Il modaiolo refrain di prendere le distanze dalla politica fa il resto, ormai diventato schifiltoso uso fin troppo comune. Come se  il ruolo della politica fosse altro e diverso da quello di risolvere per stessa definizione i problemi delle comunità che amministra. Reggio così si ritrova sempre più isolata dalla sua provincia, lontana anche solo dall’idea di Città Metropolitana, vuoto contenitore che ancora nulla include. E men che meno è capace di comprendere quella parte di popolazione jonica e tirrenica che non trova coinvolgimento alcuno in iniziative in grado di catalizzare interessi e suscitare collaborazioni tra le altre città ed il capoluogo. Il silenzio è tornato a rimbombare sulle sorti delle infrastrutture, aeroporto in testa, in una atmosfera di rassegnazione neghittosa. In questo sistema di autoreferenzialità meschina che fa da scenario politico ad una deprimente retrospettiva di sviluppo, solo la ricchezza umana e l’intelletto dei reggini ancora vogliosi di riscatto possono offrire soluzioni alla fase di stallo attuale, in un’ottica di impegno personale e fattivo. Il Movimento Nazionale per la Sovranità non può condividere lo sconsiderato atteggiamento passivo di chi subisce senza reazione questo stato di cose e rifiuta la stasi di coloro che non riescono ad intravedere per Reggio e la sua provincia un futuro di prospettiva e di sviluppo. Non tutto è stato azzerato, nè potranno esserlo i risultati raggiunti negli anni passati, le opere pubbliche realizzate, il riconoscimento dello status metropolitano e le attitudini ormai consolidate tra i cittadini, tra cui la visualizzazione di quel disegno turistico, progettato per vocazione naturale, oggi interrotto da una evidente incapacità di idee, ma che deve trovare la sua definitiva e durevole realizzazione. Ma il regresso registrato dal mondo del lavoro, il decremento dei residenti, il blocco delle attività imprenditoriali, sociali e culturali deve essere fermato al più presto, perchè la presenza della malavita organizzata non possa più costituire una scongiuranda scelta, una alternativa pericolosissima alla disoccupazione. In questo senso il MNS costituisce una presenza forte  in città e sul territorio provinciale, grazie a quelle forze sane e a quelle grandi competenze che negli ultimi tempi hanno trovato uno straordinario equilibrio all’interno del movimento e che stanno consentendo a chi vuole dare voce alle proprie legittime proteste di ricevere supporto morale ed appoggio organizzativo. Le recenti manifestazioni di piazza e tutti gli interventi sulla grave situazione in cui versa la città non sono altro che espressione autentica di quella passione mai sopita verso le sorti della nostra terra che deve trovare ulteriore slancio nei prossimi mesi, attraverso un’opera di strutturazione interna e di affidamento di responsabilità in ambito anche provinciale, affinché resti alta l’attenzione sui problemi gravi che stanno affliggendo il territorio e si stimolino le Istituzioni allo svolgimento concreto e fattivo delle rispettive attività amministrative e di governo.

Ernesto Siclari  – Commissario Provinciale Movimento Nazionale per la Sovranità

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