REGGIO CALABRIA – Sono stati consegnati questa mattina i lavori per il secondo intervento per il recupero conservativo e la rifunzionalizzazione dell’antico Monastero della Visitazione di via Reggio Campi. Il cantiere, che si affianca a quello già in corso presso la medesima struttura, riavviato qualche mese fa dopo una lunga fase di stasi, prevede la creazione della cittadella della cultura della Città di Reggio Calabria, per un importo complessivo di 4,7 milioni di euro, finanziato con fondi Pisu, che si aggiunge all’altro investimento da 4,5 milioni, finanziato con fondi del Decreto Reggio e Apq Regione Calabria, già in corso di esecuzione. La Giunta comunale ha approvato nei giorni scorsi la progettazione esecutiva realizzata dalla stessa ditta aggiudicataria dell’appalto integrato, che eseguirà i lavori sotto la direzione dell’Architetto Demetrio Beatino e con la supervisione del Responsabile del Procedimento Geometra Vincenzo Cuzzola, per una durata complessiva di 22 mesi. «Con l’avvio di questo secondo cantiere completiamo la filiera degli interventi previsti per il restauro e la rifunzionalizzazione dell’antico Monastero della Visitazione – ha commentato il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà – uno dei luoghi paesaggisticamente più belli della città che sarà restituito ai cittadini attraverso la creazione di una vera e propria Cittadella dell’arte e della cultura e che rappresenterà un’ulteriore attrattiva in grado di valorizzare la vocazione turistica del nostro comprensorio urbano. L’avvio di un nuovo cantiere, che si aggiunge a tutti gli altri attualmente in corso sul territorio cittadino, risponde inoltre alle esigenza sottolineata da più parti di fornire un impulso all’economia locale, che nel settore delle costruzioni fonda uno dei suoi pilastri più importanti, con le relative e conseguenti ricadute in termini occupazionali. Anche in questo caso, cosi come negli altri, vigileremo affinché i lavori siano completati nei tempi previsti e secondo modalità che rispettino le caratteristiche evidenziate dal progetto. La realizzazione di un polo museale civico – ha concluso il sindaco – che va a fare il paio con il Museo Nazionale della Magna Grecia, rappresenta un’ulteriore ricchezza per la nostra città ed un’opportunità che vogliamo condividere anche con tutte quelle associazioni che operano nel campo della ricerca e della valorizzazione del patrimonio storico ed artistico cittadino, sopratutto in ottica turistica». Il secondo intervento di musealizzazione, appena avviato grazie anche all’impulso dell’Assessore comunale alle Politiche Comunitarie Giuseppe Marino, prevede l’inserimento di strutture espositive completamente reversibili, prodotte con i materiali propri dell’antica tradizione che valorizzeranno le fatture e la storica funzione del Monastero. Il progetto prevede l’uso di strutture in legno, intervallate da elementi di collegamento, sostegno e finitura in ferro cerato. Tutti gli elementi proposti per l’adeguamento funzionale del manufatto sono pensati per la conservazione, oltre che degli elementi artistici, anche della complessa storia materiale e costruttiva dell’edificio. In quest’ottica i controsoffitti e le foderature delle pareti saranno interrotte nei punti salienti lasciando a vista le particolarità decorative e costruttive del manufatto architettonico originario. In generale la proposta progettuale è quella di un restauro conservativo che ha come obiettivo conservare il più possibile il carattere e la fattezze dell’antico monastero valorizzandone le caratteristiche artisticamente più rilevanti. In questo senso, particolare peso è stato dato a tutte le tracce della destinazione d’uso precedente, proprio nell’ottica di non perdere la memoria storica del manufatto. Il progetto avviato prevede inoltre la riqualificazione dell’intera parte esterna del Monastero. Nella terrazza del primo piano si prevede ad esempio l’inserimento di un pergolato, che ospiterà le essenze vegetali che hanno segnato la storia della Città di Reggio Calabria, quasi a “contraltare” del grande Giardino terrazzato che è parte integrante della vita del Monastero e che verrà recuperato attraverso il restauro dell’antica balaustra, dei muretti di contenimento dei terrazzamenti e valorizzato attraverso e l’inserimento di piante tipiche della vegetazione mediterranea come il bergamotto, l’arancio dolce e l’ulivo, più altri elementi caratteristici di bassa vegetazione. Nel complesso il restauro del Monastero, realizzato nella seconda metà dell’800 su uno dei punti più alti al centro del comprensorio urbano, prevede la realizzazione al piano terra della nuova Pinacoteca Civica suddivisa in due sezioni (arte antica e arte moderna), di un bookshop, di un punto vendita per gadget, locali per la direzione e gli uffici, una sala polivalente, servizi igienici per il pubblico, archivio, area intrattenimento pubblico nel camminamento del chiostro e nel giardino interno, locali tecnologici con ingresso dedicato ed accesso ai terrazzamenti “a giardino” aperti al pubblico per visite ed attività didattiche. Al primo livello della struttura è invece prevista la realizzazione del Museo Civico della Città, una biblioteca/mediateca, ambienti per conferenze e seminari e servizi igienici. Al secondo livello invece una terrazza panoramica ed un’area tecnologica per l’ubicazione di pannelli fotovoltaici.