La sanità in Calabria è un riconosciuto annoso e atavico problema al qual una fino ad oggi la politica non ha saputo dare risposte, forse perché la classe dirigente di oggi e ieri l’ha utilizzata come catalizzatore di consensi, sia per gli utenti sia per posti di lavoro, ma soprattutto la sanità in Calabria è un enorme business di miliardi che fa gola a politici, ndrangheta e multinazionali del settore. Nonostante l’eterno commissariamento che ha imposto cure da cavallo, per risanare il buco nero dei bilanci delle ASP e del settore regionale. Queste misure hanno leggermente migliorato i conti ma non certamente i servizi offerti ai calabresi, i nostri LEA sono fra i più bassi fra le regioni italiane. La realizzazione dei nuovi ospedali di Vibo Valentia, della Sibaritide e della Piana di Gioia Tauro, ha creato il fenomeno delle prime pietre, ovvero tanto di cerimonie e lavori mai avviati. La giunta Oliverio al di dei proclami e di riunioni su riunioni, nessun cantiere è partito. Nel frattempo stiamo assistendo allo smantellamento di servizi in molti ospedali territoriali, creando disagi enormi ai cittadini meno fortunati quali anziani e meno abbienti che spesso rinunciano a curarsi. Caso emblematico la spoliazione dell’ospedale di Lamezia Terme che, nonostante l’importanza strategica e la capacità di utenza, potrebbe subire l’ennesimo ridimensionamento con il paventato trasferimento degli uffici amministrativi dell’ASP dall’attuale sede in un locale privato sito a Catanzaro. I tempi di attesa in Calabria sono diventati siderali, per le più elementari prestazioni, al quale la politica fa spallucce senza trovare una soluzione efficace. La Calabria, dopo la Campania, è la regione che presenta il più alto valore di spesa per mobilità sanitaria: nel 2016, pari a 256,2 milioni di euro, questo oltre ad umiliare i malati costretti a fare miglia di chilometri lontano dai loro affetti famigliari, impoveriscono le casse regionali. Il presidente della Regione Mario Oliverio, da quando è stato eletto, è stato attore protagonista della pantomima del Commissariamento Regionale del settore, l’uno è esponente regionale massimo del PD e l’altro (il Commissario) nominato dal Governo PD di Renzi. In questi anni abbiamo assistito ad opposizione di facciata, un’opposizione gridata da parte del Presidente della Regione e dei Consiglieri Regionali, per tanto sia il PD che i consiglieri regionali sono da ritenersi complici della politica sanitaria attuata dall’Ufficio del Commissario. Al Presidente Oliverio e ai Consiglieri Regionali, chiediamo una sola cosa!!! sulla salute delle persone non si scherza, chiediamo che i calabresi si possano essere tutelati maggiormente e che si possano autotutelare. Noi con Salvini Calabria chiede che venga nominato il Garante della Salute, istituito con legge regionale n.22/2008. I cittadini Calabresi devono avere una figura certa e superpartes per vedere tutelato il loro diritto alla salute, troppe le promesse non mantenute. Il presidente Oliverio dimostri che tiene alla salute dei calabresi, allo stesso e ai Consiglieri regionale chiediamo l’avvio immediato e tempi definiti per la nomina, con la speranza che non divenga, la nomina di tale figura, ancora occasione di inciuci.
Domenico Furgiuele
Coordinatore Regionale Noi con Salvini Calabria
Domenico Furgiuele – Coordinatore Regionale Noi con Salvini Calabria