Roma 09:15 – I nodi interni al PD iniziano ad arrivare al pettine, ed i denti del pettine che iniziano a dipanare i nodi sono gli iscritti stessi del PD.
Ieri si sono tenute le votazioni dei circoli del PD per “tastare” il polso sulla possibile elezione del segretario del partito e primo passo del congresso stesso. Come ci riporta RaiNews, i numeri dicono che l’ex segretario Matteo Renzi ha raggiunto il 68,22% delle preferenze (141245 voti), il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, il 25,42% (52630 voti) e il governatore della Puglia, Michele Emiliano, il 6,36% (13168 preferenze). L’affluenza al voto degli iscritti al partito per i congressi scrutinati è del 58,1%, con una proiezione finale di votanti compresa tra 235mila e 255mila. Cifre non ancora ufficiali, i dati definitivi si sapranno oggi.
Ma quello sull’affluenza è il dato che agita gli animi dentro il partito. Orlando lancia un appello in vista delle primarie aperte del 30 Aprile: “Mi auguro che quel giorno votino oltre 2 milioni di persone – dice Orlando -, perché sotto questa soglia sarebbe un colpo per tutto il PD”.
Naturalmente la polemiche non mancano, infatti Orlando avrebbe denunciato ‘anomalie’ nel voto in varie Regioni: a Catania, per esempio, in 400 avrebbero votato senza tessera. Polemiche che Maria Elena Boschi “gira” ai Garanti invitando chi ha da fare denunce a circostanziarle e a fornire “nomi e cognomi”. Vedremo ora l’evolversi della situazione interna al PD e le prossime mosse dei candidati alla segreteria.
Antonella Postorino