Roma 16:30 – Per il Ministro del Lavoro Poletti le “gaffe” sono all’ordine del giorno, almeno così pare sentendo e leggendo i suoi discorsi. Appena placata la “bufera” sulle dichiarazioni rilasciate in merito ai giovani che espatriano in cerca di lavoro : “Conosco gente che e’ andata via e che e’ bene che stia dove e’ andata, perché sicuramente questo Paese non soffrira’ a non averli più fra i piedi” (fonte AdnKronos) , nasce una nuova polemica sempre sui gioveni e lavoro, o meglio giovani in cerca di lavoro. Come ci rammenta Ansa.it, la frase incriminata sarebbe : nella ricerca di un lavoro “il rapporto di fiducia è un tema sempre più essenziale” si creano più opportunità “a giocare a calcetto che a mandare in giro i curricula”. La frase pronunciata in un incontro con gli studenti dell’istituto tecnico professionale Manfredi-Tanari di Bologna, di certo non rilancia il messaggio che il governo precedente e quello attuale volevano fare e cioè riportare in auge la meritocrazia a discapito delle “raccomandazioni” o “nepotismo2 che dir si voglia. La frase “infelice” viene subito ripresa dalla Lega che attacca. Lo sciagurato ministro del lavoro Poletti ha detto ieri agli studenti di Bologna: ‘Meglio giocare a calcetto che mandare curriculum’. È lo stesso tizio che a proposito dei giovani italiani costretti ad andare all’estero per cercare lavoro disse ‘alcuni meglio non averli tra i piedi’. Dimissioni, vergogna, scuse e dimissioni”. “Che nervi, che rabbia. Io ogni giorno cerco di rispondere a tante e-mail di persone che cercano lavoro dai 20 e i 70 anni e non mi era mai venuto in mente di mandarli a giocare a calcetto. Fortuna che c’è un Ministro del Lavoro così illuminato. Speriamo che duri poco, politicamente parlando”, dice più tardi Matteo Salvini a Radio Cusano Campus. Non di meno il M5S “Le parole di Poletti sono vergognose e inqualificabili. Un personaggio maestro di gaffe è inadeguato a svolgere il ruolo di ministro del Lavoro. Andasse lui a giocare a calcetto, piuttosto che combinare disastri. Prima esulta per i giovani che emigrano, poi li invita ad andare sui campi di calcetto. Si deve dimettere”. Così il capogruppo 5stelle alla Camera Vincenzo Caso. “Il comportamento del governo Renzi-Gentiloni dimostra una cosa: il merito non conta. E’ questa la lezione che ci sta lasciando il renzismo”, conclude Caso. Ma le critiche arrivano anche da chi dovrebbe “pensarla” come lui, o meno da uno schieramento di sinistra. Infatti Sinistra Italiana, per voce del Segretario Nazionale Nicola Fratoianni denuncia : “Quelle del ministro Poletti non sono gaffes. Sono la dimostrazione di quello che rappresenta il mondo del lavoro per una certa classe politica ed imprenditoriale che dirige il nostro Paese.”