REGGIO CALABRIA – «La riunione degli stati generali della scuola convocata dal Sindaco Falcomatà e dall’assessore all’Istruzione Anna Nucera ha rappresentato un momento di democrazia partecipata e condivisa senza precedenti che, pur senza nascondere le problematiche in corso di risoluzione, ha offerto la possibilità di riunire in una unica sede tutti gli attori delle scuole del comprensorio reggino». E’ quanto dichiara il vicesindaco della città di Reggio Calabria Armando Neri all’indomani dell’importante evento di partecipazione cittadina. «Incontrare insegnanti, sindacati, dirigenti scolastici e studenti che hanno gremito la Sala Versace del Cedir è stato prima di tutto un atto di coraggio. Eravamo quasi un migliaio, ed è chiaro che nel momento in cui si sceglie di dialogare veramente e con questi numeri, si è consapevoli che non tutte le voci possono essere congiunte. Tuttavia il fatto che tutti gli invitati siano accorsi è il segno tangibile che ciascuna delle parti in città ha compreso che fare rete non è solo un slogan inflazionato ma l’unica strada possibile per ottenere risultati». Continua il vicesindaco Neri: «L’amministrazione Falcomatà si è spesa molto in favore della formazione e della scuola, partendo da zero, nonostante risultati incoraggianti che derivano dall’avere riaperto e istituito nuovi asili comunali e adeguato i locali mense delle scuole, il percorso è solo all’inizio ». Nel ripercorrere le tappe principali dell’impegno dell’amministrazione traccia una linea: «Il cammino verso la normalità è lungo, molti sono ancora i problemi da affrontare sia per quanto riguarda la sicurezza che le infrastrutture. Nessuno si nasconde dietro a un dito, ma il percorso della condivisione ci porta necessariamente a pensare a un nuovo modello di governance che senza prescindere dalle proprie responsabilità dirette renda ognuno consapevoli del proprio ruolo e protagonisti del cambiamento». A conclusione della sua analisi il Vicesindaco Neri delinea lo scenario prossimo: «Siamo consapevoli che insieme ai problemi ci sono le persone: affrontiamo incontri con genitori e studenti che rivendicano diritti sacrosanti e che sono stanchi e sfiancati dai disagi. Tuttavia non solo oggi c’è la volontà di ripartire, ma c’è una visione di programmazione e risorse, tra cui quelle offerte dai Patti per il Sud che porterà a non ragionare per emergenze. La scuola per noi non è una toppa ma il vero investimento di questa amministrazione che faremo non da soli, ma a partire dal percorso di partecipazione che gli stati generali della scuola hanno tracciato».