Nel pomeriggio di ieri, due cittadini di origini slave di 21 e 30 anni, provenienti dal campo nomadi di Castel Romano, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione Roma via Vittorio Veneto con l’accusa di rapina. I militari stavano svolgendo uno dei quotidiani servizi antiborseggio in abiti civili a bordo dei mezzi pubblici della Capitale quando si sono imbattuti nei due ragazzi che, con fare sospetto, si stavano aggirando tra i passeggeri di un bus. Giunti nelle vicinanze di piazza Celimontana, i due nomadi sono scesi avviandosi a piedi in direzione dei parcheggi. I Carabinieri hanno deciso di seguirli e, tenendoli d’occhio a distanza, hanno visto che mentre uno dei due faceva da “palo” l’altro, armato di un grosso cacciavite, ha forzato la portiera di un furgone con targa straniera iniziando a fare razzia degli oggetti contenuti nell’abitacolo. A quel punto è scattato l’intervento dei militari: un Carabiniere è riuscito a bloccare il “palo”, mentre l’altro ha dovuto fronteggiare la strenua resistenza del complice che, dopo una breve fuga a piedi, ha più volte tentato di colpire il militare al volto con il cacciavite. I ladri sono stati immobilizzati, grazie anche alla collaborazione dei militari del Policlinico Militare “Celio” accorsi in aiuto dei Carabinieri dopo aver notato il parapiglia, ed è stata interamente recuperata la refurtiva, costituita da una valigetta rigida contenente uno strumento musicale e un pc portatile. In attesa di risalire al proprietario del veicolo, gli oggetti sono stati sequestrati mentre per i due nomadi si sono aperte le porte del carcere di Regina Coeli.
fonte — Comando Provinciale di Roma – Roma (RM), 21/03/2017 15:42