Carla Riggio e la storia del successo a Miss Universo

Carla Riggio è Miss Universo 2016, titolo vinto a Londra con la federazione WABBA International. Le abbiamo chiesto di raccontarci  come è arrivata a questa vittoria straripante del Campionato del Mondo di Body Building

“Questa volta rispetto a tutte le altre competizioni a cui ho partecipato, ho deciso di iniziare la preparazione con largo anticipo rispetto agli standard, quindi circa 8  mesi, anziché 3, alla data della gara: volevo arrivare al meglio della mia forma ,indipendentemente dalla vittoria.Per questo motivo il 18 maggio, in seguito ad un evento negativo della mia  vita, contattai il mio attuale preparatore, Salvatore Solimeno, biologo, nutrizionista e dottore in scienze motorie, nonchè plurititolato campione di body building. Da quel momento ha rivoluzionato completamente il mio approccio agli allenamenti con un’attenzione meticolosa all’aspetto nutrizionale. In sintesi ho imparato, grazie a lui, che impatto ha una corretta biomeccanica degli esercizi, quanto influisce sul risultato e di conseguenza il ruolo importante che riveste nella preparazione di un atleta amatoriale o  professionista che sia.Dal punto di vista nutrizionale, ho smesso di soffrire rispetto alle preparazioni precedenti durante le quali l’apporto di carboidrati era notevolmente ridotto ed oggi posso dire non sufficiente. Di fatto la forma esibita sul palco è stata di gran lunga superiore agli anni passati. Sono partita per Londra con la serenità nel cuore perché sapevo di aver dato il massimo ed questo mi dava sicurezza in me stessa e tranquillità grazie anche al mio coach Solimeno, che,seppur non presente fisicamente, sapevo mi avrebbe assistito h24 on line, sopratutto nelle ore antecedenti la gara :ore determinanti e soprattutto nelle quali il supporto psicologico è fondamentale.

Conoscevi già alcuni delle altre atlete e ne temevi qualcuna?

Essendo una competizione internazionale alla quale si accede tramite qualifiche è molto difficile conoscere prima i nomi delle partecipanti. Ma sapevo che senza dubbio ci sarebbe stata la campionessa del mondo in carica Giada Guanciarossa, anche lei italiana, ma ero talmente concentrata nel dare il massimo durante la mia performances che non ho pensato nemmeno per un attimo a chi mi stava attorno. Ricordo di essere salita sul palco di gara dopo una lunga attesa di circa 12ore, intorno alle 20, ore in cui per smorzare la tensione mi sono dedicata ad assistere gli altri compagni del mio team che si esibivano nel frattempo.

 

Quando hai capito di aver vinto?

In realtà non c’è un momento in cui capisci di aver vinto, sono talmente tante le emozioni quando sei su quel palco che non c’è una logica o ragionamenti che tu possa fare. All’improvviso ti ritrovi con quella coppa in mano ed il pubblico che ti applaude e non riesci a realizzare se sia un  sogno o realtà. Ti confesso che ancora oggi mi domando se sia tutto vero , e la coppa è la medaglia stanno affianco al mio cuscino in modo che io possa contemplarle sempre e sognare ancora ripercorrendo quel momento magico .Posso dire però che l’emozione più grande e indescrivibile è stato sollevare la bandiera dell’Italia e sapere di rappresentare in quel momento tutto il Paese. Tutti i sacrifici che avevo sostenuto erano stati ricompensati al meglio! Tra lacrime di gioia e confusione la prima cosa che ho fatto è stato chiamare il mio preparatore ma mentre stavo per farlo lui stava già chiamando me per congratularsi avendo già appreso il risultato . La vera felicità più che portare a casa un titolo così prestigioso è stata quella di regalare a Salvatore questo traguardo che mi ha consentito di venir fuori brillantemente da un brutto periodo personale durante il quale il malessere interiore mi stava “logorando” , grazie alla sua dedizione e attenzione non solo all’aspetto atletico ma anche a quello psicologico. E’ stato un prezioso life coach!  e a lui devo tutto…

Chi ti ha supportato in questa imperesa…?

Oltre l’onnipresente Solimeno mi sento di ringraziare il supporto importantissimo della mia famiglia, dei miei amici e dei miei allievi. Tra  queste persone alcune meritano una menzione particolare:  Nicola Nava, amico fraterno, che mi ha “iniziata ” a questo sport e tutto lo staff della technofitness palestra;  Daniele Mangiola, amico nonchè socio della mia attuale attività FitAcademy;  il mio sponsor Ultimate Italia nella persona di Enrico Levantino; infine  ultimo ma non meno importante Achille Caruso,mio sponsor ” IL PROFESSIONISTA” ,che ha creduto in me e nel mio sogno sostenendomi in tutto e per tutto sino a Londra.

I tuoi programmi per il futuro?

Attualmente sono molto concentrata nell’attività di training nella mia palestra, la FITAcademy, in cui ho la fortuna di avere tantissimi allievi che ormai reputo la mia “famiglia”,  riempiono le mie giornate e sono completamente dedita a loro. Per quanto riguarda l agonismo Qualcosa bolle in pentola per questo 2017, ma io e Solimeno ancora non possiamo svelarvi nulla..

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