In UE Gentiloni, Merkel e Juncker sono tornati a parlare di un’ Unione che si basa su Paesi membri che hanno condizioni diverse. “L’Europa a più velocità è una realtà che è già in atto”, ha detto il premier italiano Gentiloni. “E’ una scelta che si fa nell’ambito dei Trattati, consentendo a tutti di aderire e senza alcuna esclusione”, ha aggiunto. Ma i Paesi dell’Est Europa non accettano la proposta ed è duro scontro tra il presidente francese Hollande e la premier polacca Szydlo. La premier polacca ha cambiato registro durante la conferenza stampa di fine vertice a 27. Hollande aveva espresso “Voi avete i principi e noi i fondi strutturali”, Beata Szydlo ha replicato stizzata: “Si può prendere seriamente il ricatto di un presidente che ha solo il 4% di sostenitori e che presto lascerà il suo incarico? La Polonia non ha paura di alcun ricatto di alcun Paese. I Paesi dell’Est hanno lavorato duro per costruire l’UE, abbiamo stessi diritti e obblighi. Queste sono cose che approfondiscono le divisioni”.I Paesi del V4 (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia) “non saranno mai d’accordo nel parlare di un’Europa a più velocità”, ha aggiunto la premier polacca. “La condizione che noi poniamo è l’unità”, ha spiegato “non approveremo cambiamenti che possano portare peggioramenti al mercato unico o a Schengen. La dichiarazione di Roma avrà un senso solo se punterà al futuro e se sarà firmata da tutti”.