Alitalia lascia l’Aeroporto dello Stretto: è la fine dei diritti dei reggini perpetrata ad opera di una classe politica incapace di garantire i servizi essenziali a rilevanza costituzionale quale quello alla mobilità. Il primo (ir)responsabile ha un nome e cognome preciso: Giuseppe Falcomatà, sindaco non all’altezza di una Città Metropolitana, che per mesi ha millantato accordi ed impegni da parte del suo Governo prima di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano e, come sua ormai consuetudine ben affinata, addossare ad altri le proprie colpe. Dopo aver consegnato l’aeroporto dei reggini alla politica catanzarese e cosentina, Falcomatà crede ancora di poter giocare con le nostre vite, non comprendendo la gravità della situazione e l’incredibile disservizio causato ai suoi concittadini: ma potrebbe andarne fiero, sarà il primo sindaco della storia ad essere riuscito a togliere i collegamenti aerei dalla sua città. Gravissima la sua incapacità di gestire una situazione che oramai da mesi si palesava, inadeguata la sua azione politica verso il Governo (che dovrebbe essere suo “amico” ma che in ogni occasione castiga il Sindaco e la sua Giunta), asservita alla Giunta Regionale Oliverio ogni sua posizione. E i reggini? Ai reggini le noccioline, come se fossero scimmie senza intelligenza autonoma, come se Falcomatà con la sua arroganza e la sua apatia, volesse contagiare la popolazione, che è invece stanca dei soprusi subiti, pronta a ribellarsi. Ed appare ridicola la “minaccia” di azioni eclatanti esternata dallo stesso Falcomatà: verso chi le vorrebbe compiere queste azioni, verso se stesso? No perché se non lo avesse ben chiaro in testa, qualcuno dica al giovane “piddino” che è lui il sindaco di questa città, non altri. O forse il Sindaco si è talmente immedesimato nella tecnica dello “scaricabarile” che utilizza ormai da anni tanto da confondere la realtà con la fantasia. D’Altronde non è stato lo stesso Falcomatà – incapace di contenere i diktat della Sovrintendenza – a definire il cantiere del Corso Garibaldi “un’arlecchinata”, nemmeno fosse lui….il Sindaco e Primo Cittadino! Non è stato capace il Sindaco di esaltare il rango metropolitano del nostro Aeroporto, polo funzionale di area vasta che dovrebbe cercare di inglobare e conquistare la popolazione siciliana: non potevamo attenderci altro, dunque, da un soggetto in confusione perenne. Sono assai lontani i tempi in cui la classe dirigente di questa città si batteva per l’Aeroporto, accrescendone rotte, compagnie e collegamenti, migliorando un sistema di trasporti e di accessibilità che storicamente ha rappresentato il tallone d’Achille della nostra terra. Sono lontani i tempi in cui i nostri giovani potevano scegliere mete differenti per i loro studi estivi o per le semplici vacanze; oggi resta solo l’amarezza per una terra svenduta dal Sindaco alle logiche di potere.
MOVIMENTO NAZIONALE PER LA SOVRANITA’ REGGIO CALABRIA