Reggio Calabria – Il Parco Baden Powell non è sicuramente la prima delle priorità della Città, dato che forse la più importante in assoluto dovrebbe essere quella di fornire acqua corrente e potabile ai cittadini con continuità nell’arco della giornata. Nonostante i reggini la paghino in maniera “salata” (per rimanere in tema) sono tanti i giorni con disservizi idrici. Aspettando che i progetti e le idee proposte vadano in porto (non sono stati forniti tempi in un comunicato stampa che si può leggere sul sito di Palazzo San Giorgio al link http://www.reggiocal.it/on-line/Home/Notizie/articolo108989.html ) che tra le altre cose riporta: “Nel caso del Parco Baden Powell il finanziamento è già stato inserito all’interno del masterplan del Patto per Reggio Calabria. Una volta completata la progettazione, finanziata grazie al concorso del MiBACT, i lavori per la riqualificazione del Parco saranno immediatamente avviati“. Siamo quindi andati a dare un’occhiata a quello che potrebbe essere il parco verde attrezzato più bello della città. L’amarezza nel constatare che la zona attrezzata sopratutto per le famiglie ed i bambini è invece mal frequentata ed è stata vandalizzata in ogni sua parte. Strutture distrutte, giochi per bambini inutilizzabili, immondizia ovunque e di qualsiasi tipo, degrado ed abbandono totale insomma. Anche se i soldi a disposizione delle casse comunali non ci fossero, sarebbe bastato una semplice operazione di controllo del territorio per sottrarre la zona all’opera di chi sicuramente non ama Reggio Calabria. Allo stato attuale, le foto parlano chiaro, il Parco Parco Baden Powell è una zona pericolosa sia per i ragazzini che vi giocano all’interno che per i residenti che ne condividono i limiti. Se nella notte è frequentato da tossici ed alcolizzati, la cui immondizia non differenziata è visibile in terra, durante giorno si alternano i senza tetto e gli irregolari. I nome di cosa o in base a quali interessi, per riqualificare si deve attendere la distruzione ed il degrado totale? Invitiamo per tanto chi di dovere ad attivarsi perchè questa situazione mortificante per Reggio Calabria sia presto adeguata agli standard di una Città civile e Metropolitana del 2017. Invitiamo anche le forze dell’Ordine, che tanto si battono sul non facile territorio urbano, per quanto sia loro possibile, di vigilare un po’ più su una zona che è già luogo di spaccio e consumo di droga. Certo a molto si sarebbe potuto ovviare posizionando delle semplici cam all’interno della zona, che quanto meno, avrebbero probabilmente avuto un effetto dissuasivo.
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About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.