“Triennale Cult OF Art Rome”

La  Cultura dell’immaginario visivo del nostro tempo

Folla delle grandi occasioni, impossibile anche camminare, buffet spazzolato alla velocità della luce, vini bianchi e rossi polverizzati, al vernissage inaugurale della “Triennale Cult OF Art Rome 2017” organizzata per il terzo anno dalla gallerista Sabina Tamara Fattibene allo spazio “Plus Art Puls” in viale Mazzini 1, spettacolare e ipermoderno avamposto della nuova frontiera dell’arte. Oltre 600 persone hanno affollato la galleria espositiva, per amore dell’arte o per semplice curiosità, richiamati anche dai nomi delle attrici e showgirl chiamate ad esporre le loro opere tra i 53 artisti in mostra. Guest star dell’evento, infatti, sono state la bellissima Matilde Brandi di pelle nera vestita, l’intensa attrice palermitana dal sorriso radioso Rosa Pianeta e la vulcanica Mita Medici. Le tre super donne da tempo si son date all’arte, creando opere di estro e sensibilità che riflettono il nostro tempo enigmatico. La Brandi, che si ispira al grande astrattista statunitense Jackson Pollock, ha esposto l’opera “Fusion”, la Pianeta l’opera fotografica “Soldati” con uomini senza volto e senza cuore, e Mita Medici “Frammenti di Isola”, acrilico su tavola dedicato al vulcano dell’isola di Stromboli. Per loro, flash impazziti e richieste di selfie a gogò.Apprezzatissima anche la tela “Sofferenza” della baby star della pittura, la ormai 18enne Isabelle Salari, iraniana naturalizzata italiana, a cui si è ispirato Paolo Sorrentino per il film Oscar “La grande bellezza”. Per Isabelle, che ha già esposto in mezzo mondo e ha vinto quest’estate la Sezione Giovani della Biennale di Benevento, una bella medaglia, premio della Critica. Andata anche alla Brandi, alla Medici e alla Pianeta. Un bel riconoscimento anche per l’aristo-pittrice Olympia Dotti, nipote di Audrey Hepburn e di Renato Guttuso, che ha stupito tutti con un quadro in oro zecchino dedicato all’anima della cara amica Yvonne Sciò. La Triennale di Roma, che sarà aperta fino al 1 marzo, conta 53 “pezzi” tra tele, sculture, grafiche e fotografie artistiche. E tutti apprezzati son stati i 53 artisti della rassegna che indaga sulla tendenza e il percorso dell’Arte Contemporanea nel nostro tempo. Ecco le tele dell’attrice Malisa Longo e della truccatrice cinematografica Glenda La Rocca. Ed ecco quelle del gruppo “Pizzoli Arte per l’Aquila”, cittadina devastata come l’Abruzzo dal terremoto: con le loro opere Grazia Alloggia, Mimmo Emanuele, Valeria Ferrarese e Simona Pesce, esprimono un gesto di dolore ma al tempo stesso di speranza per una rinascita. In mostra, ovviamente, anche artisti storicizzati: Ugo Attardi, Pier Giorgio Colautti, Antonio Del Donno, Tano Festa, Pino Reggiani e Ennio Calabria che ha aperto la rassegna con la madrina del vernissage, la telegiornalista Camilla Nata. Tra i 53 artisti, anche la nota Ester Campese, Paolo Paleotti, Marida Iacona, Stefania Ambrosini, Franco Cola, Patricia Galuser, Kimiko Ishibashi, Fabrizio Loiacono, Mario La Carrubba, Anna Aglirà. A girovagare tra i quadri, tra baci, abbracci e flash, arrivano in tanti. Lando Buzzanca con la nuova fidanzata Francesca, il grande artista della Scuola di Piazza del Popolo Enrico Manera e il maestro Ferdy Colloca, i regista Marco Puccioni col produttore Gianpietro Preziosa, il regista Juan Diego Puerta Lopez, il fotografo glam Carlo Bellincampi. E ancora, Vincenzo Bocciarelli in dolce compagnia, Mario Zamma, Rossella Seno, Roberta Beta col figlio e il compagno, il notaio tv Giovanni Pocaterra, Lilian Ramos, il giudice Antonio Marini, Elena Aceto di Capriglia e Irene Bozzi, il make up artist Gennaro Marchese, l’hair stylist Alessandro Messina col gioielliere dei Vip Luciano Fochini e Michele Spanò. Nessuno ha riconosciuto la bellissima attrice Tea Falco, arrivata per l’amica e conterranea Rosa Pianeta, con tanto di turbante in testa. Tra la folla anche l’on. Antonio Paris, Antonietta Di Vizia, Federica Pansadoro, Giò Di Giorgio, lo scrittore Niky Marcelli, Lino Bon con Elisabetta Viaggi, Riccardo Bramante, Marco Petrillo tanti altri. Per non farsi mancare nulla, spettacolo di flamenco della giovane ballerina Olga Caliendi e i giochi di prestidigitazione del Mago Helding, esibitosi recentemente davanti a Papa Francesco in Vaticano. “La “Triennale Cult Of Art Rome” è imperniata sul momento che stiamo vivendo, fatto di velocità di idee, informazioni e cultura che influenzano tutto il globo ed al tempo stesso l’Arte”, spiega la curatrice Sabina Tamara Fattibene. Nelle opere in mostra, infatti, c’è il vissuto interiore dei 53 artisti, derivante dalla cultura della loro terra d’origine. Il registro stilistico va dal segno al colore materico dell’astrattista, al mondo fantastico originale e curioso del naturalista, passando per chi esprime la drammaticità e la sofferenza del nostro tempo con opere di denuncia verso la violenza sugli individui, le donne, gli animali, sulla stessa esistenza del vivere e i conflitti sociopolitici del nostro tempo. La commissione scientifica è composta da Egidio Eleuteri, Guerrino Mattei, Mara Ferloni, Fattino Tedeschi, Maria Rosaria Sangiulo.

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