Lamezia Terme: Assemblea Regionale per il Polo Sovranista, Scopelliti padrone di casa tra i big della destra

 

Oggi a Lamezia Terme gli esponenti politici di “Azione Nazionale” e “La Destra” si sono riuniti in un’Assemblea Regionale con l’obiettivo di dar vita a un nuovo movimento identitario il cui intento è quello di riunire sotto un’unica coesione politica la destra nazionale. I contenuti della nuova proposta politica, sono stati tracciati dai rappresentanti nazionali delle due forze politiche Roberto Menia, Francesco Storace, Gianni Alemanno e Giuseppe Scopelliti in vista dell’Assemblea Nazionale che avrà luogo a Roma il 18 e 19 febbraio nel corso della quale si deciderà anche il nome definitivo del nuovo soggetto politico che momentaneamente è stato denominato “Polo Sovranista”. I lavori del convegno, introdotti dai portavoce Antonello Cariglino e Mimmo Arena, hanno accolto gli interventi degli ospiti esponenti dei partiti che aderiranno alla proposta, Iole Santelli e Sergio Abramo di Forza Italia, Domenico Furgiuele di Noi con Salvini, Franco Stinà di Riva Destra. Nel corso del convegno più volte è emerso il riconoscimento dell’attività dell’ex Governatore Giuseppe Scopelliti, che durante dell’assemblea è intervenuto tracciando un quadro chiaro e sintetico della necessità di riunire le forze in vista delle prossime elezioni politiche.  “Oggi l’elettorato si sente orfano, non ha un riferimento, forse nel tempo abbiamo due prospettive. Una quella della necessità di rimettere insieme una destra e l’altra della volontà di farlo. Tra noi c’è chi può dare un grosso contributo perchè ha ricevuto tanto dalla storia della destra italiana… e che ha avuto anche ruoli importanti, come il senatore Nania, che è stato sottosegretario nel governo Berlusconi e il presidente del gruppo parlamentare, il quale che si è messo al servizio della causa senza avere aspirazione di alcuna natura a cariche del partito. Ci si è battuti in difesa di questo territorio, molti hanno preferito l’idea di abdicare al proprio ruolo, è questo il limite della politica italiana, …… proprio per questo motivo la politica non riesce a ricoprire uno spazio e demanda agli altri i ruoli e le competenze. La Politica ha perso il proprio significato.. abbiamo dei parlamentari che sono distanti e distinti dal territorio, che vivono realtà completamente lontane che non hanno le capacità di rapportarsi con gli organi del territorio: le associazioni e le organizzazioni. Dobbiamo ricostruire un percorso, dobbiamo partire dal territorio … dobbiamo invertire questa tendenza , dobbiamo far nascere questo grande sentimento dalla comunità territoriale”.

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