Da Giovedì il ciclo di conferenze programmato dal Museo per il mese di febbraio
Quattro incontri per riscoprire le bellezze archeologiche della Calabria, le monete e le tradizioni culturali della Magna Grecia e del mondo classico. Sono i temi delle conferenze che il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria ha programmato per il mese di febbraio. Si parte giovedì 9, alle ore 17.30 con la conferenza della dottoressa Patrizia Marra, dell’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli dal tema: “Gli Ebrei in Calabria. Il caso della sinagoga di Bova Marina”. La “Circolazione monetale e il commercio del vino nello Stretto in età tardoantica” sarà, invece, l’argomento della relazione del dottor Andrea Filocamo, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, previsto per giovedì 16 febbraio, sempre alle 17.30. E ancora giovedì 23, in sala conferenze al MArRC, Simona Accardo, archeologa, parlerà de “La città sotto la città. Gli scavi di Piazza Italia a Reggio Calabria”, in sinergia con l’associazione Amici del Museo. La professoressa Paola Radici Colace, dell’Università di Messina, infine, sarà ospite del MArRC, assieme al Centro Internazionale Scrittori della Calabria, venerdì 24 febbraio, alle 17.30, per ragionare de “I Miti. Arte e narrazione sui vasi greci”. «Conoscenza e formazione al centro delle attività del Museo – commenta il Direttore Malacrino. È l’obiettivo che stiamo portando avanti ormai da oltre un anno, consapevoli che il MArRC sia uno dei più attrattivi luoghi di cultura della nostra regione. Ce lo dicono i risultati delle presenze, ben oltre le 2000 unità, solo la scorsa domenica, complice l’iniziativa #domenicalmuseo del MiBact; ce lo dicono – continua Malacrino – le richieste di partnership che riceviamo da altri enti territoriali. Non ultima la Prefettura – afferma il Direttore del MArRC – che ci ha scelti per la mostra sulla Shoah in esposizione sino al prossimo 12 febbraio e che sta riscuotendo grande successo di pubblico. Non di meno l’esposizione “Nomisma”, visitabile sino al prossimo 31 marzo, con la quale ogni visitatore può apprezzare la storia della città attraverso le sue meravigliose monete. In una continua e rinnovata offerta di reperti che il nostro pubblico può ammirare e studiare – conclude il Direttore – tra l’immenso patrimonio archeologico e artistico del Museo e della Regione».