Il 5 febbraio del 1783 un terremoto molto violento colpì la Calabria nella sua zona meridionale e parte della Sicilia. E’ considerata la più importante e devastante catastrofe naturale che interessò il Sud d’Italia nel XVIII secolo. Rase al suolo le città di Reggio Calabria e di Messina e provocando un anche il maremoto. La prima scossa, a quanto si legge anche su wikipedia, durò due minuti ed ebbe come epicentro Polistena. Nei due giorni successivi si contarono 949 scosse sismiche minori e due di entità pari alla prima con epicentri in Soriano Calabro ed in provincia di Messina. nei giorni a seguire (1 e 28 marzo) vi furono altre forti scosse di terremoto la cui intenità non era all’epoca calcolabile a Polia, a Borgia e a Girifalco. In meno di due mesi, tra il 5 febbraio e il 28 marzo 1783, ci furono cinque terremoti fortissimi e diverse centinaia di scosse minori. Il numero delle vittime salì in solo un mese da 30.000 a 50.000 ed i danni alle cose furono di valore incalcolabile. Anche la provincia reggina fu devastata, Palmi rasa al suolo, Scilla ebbe un tasso di mortalità pari al 70%. In sostanza, tutta la parte della Calabria meridionale fu interessata dal terremoto, ma la fascia tirrenica da Reggio a Maida fu devastata, ed i conseguenziale maremoto annientò Scilla. (fonte dei dati wikipedia)