Elisa Isoardi incalza la politica: fatevi sentire
Le difficoltà finanziarie della proprietà, il rischio di perdere il lavoro ad appena un anno dall’assunzione, i dolorosi viaggi di migliaia di malati che compostamente raccontano i loro drammi. In sette minuti la storia del Marrelli Hospital, la clinica crotonese inoperosa per insufficienza di risorse, finisce su Rai 1. Il collegamento in diretta da Crotone diventa il servizio principale del programma , la trasmissione condotta da Elisa Isoardi sulla rete ammiraglia della tv pubblica. Al microfono di Alessandro Cardamone, inviato Rai, Doriana Pantisano e Stella Ciampà raccontano un pezzo della loro vita, le difficoltà vissute, l’impoverimento economico e prim’ancora morale. In Calabria non ci si può curare: solo nel 2016 oltre diecimila casi di patologie tumorali hanno valicato il Pollino, hanno aumentato il deficit sanitario calabrese, hanno rimpolpato le entrate dei servizi sanitari regionali del Nord. “300 milioni all’anno costa ai calabresi curarsi fuori regione. Nel frattempo l’Ufficio del Commissario alla Sanità riconosce appena 3 milioni per le attività medico-chirurgiche del Marrelli H. Sono sufficienti per restare aperti 3/4 mesi” incalza Antonella Stasi, vicepresidente del Gruppo imprenditoriale. Eppure, le risorse non mancano: tra rete dell’ospedalità privata e specialistica ambulatoriale il Marrelli Hospital potrebbe facilmente ottenere i 6 milioni pianificati dall’ASP pitagorica per i fabbisogni del proprio territorio. Colpa della politica? Forse; ma non quella locale. Il Commissario Massimo Scura e il Sub Commissario Andrea Urbani sono stati scelti da Roma. E Roma adesso non può dire di non sapere. Grazie a Rai 1. Che faranno adesso Scura e Urbani?