USA 09:00 – La querelle sull’immigrazione non cessa nel paese oltre oceano, e nel mezzo delle polemiche ieri il Presidente Trump, come viene riferito da Ansa, ha annunciato via televisione, il sostituto del defunto giudice della corte suprema Antonin Scalia: e’ Neil M. Gorsuch, 49 anni, del 10/mo circuito d’appello federale di Denver, con un raffinato pedigree legale. E’ il piu’ giovane giudice della Corte suprema dell’ultimo quarto di secolo. L’atto di “boicottare” il decreto presidenziale viene messo “nero su bianco” da 900 funzionari del dipartimento di Stato Usa che hanno firmato un memorandum interno di dissenso critico nei confronti della sospensione temporanea dell’ingresso dei rifugiati e dei cittadini provenienti da sette Paesi islamici. Il Commissario Ue, Dimitris Avramopoulos, con un suo tweet, si dice soddisfatto sul chiarimento telefonico avuto con il Segretario della Sicurezza Nazionale John F. Kelly, nella quale telefonata è stato chiarito come l’accesso agli USA non sia vietato a cittadini europei con doppio passaporto, uno europeo ed uno dei 7 paesi canaglia. “La chiusura non è progresso”, così intitola il quotidiano della Santa Sede, l’Osservatore Romano. “Solo un’analisi molto superficiale può far pensare che la lotta alle storture di una globalizzazione mal gestita vada di pari passo con la chiusura dei confini o con la costruzione di muri sempre più alti. A dimostrarlo è la stessa storia degli Stati Uniti che hanno costruito la loro potenza economica, e quindi la loro influenza politica, grazie al lavoro degli immigrati. Che, peraltro, sono ancora una risorsa preziosa, come testimoniano le reazioni di molti esponenti di primo piano del nuovo capitalismo a stelle e strisce di fronte alla decisione di limitare l’immigrazione. Da Tim Cook di Apple (Steve Jobs era di origine siriana) a Mark Zuckerberg di Facebook, la presa di distanza dall’iniziativa di Trump è stata unanime”. Diciamo che le polemiche non cessano, ma che il Presidente USA non molla di certo la “presa”.