Come di consueto, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, riporta le ultime rilevazioni Eurostat relative i prezzi provvisori al consumo e gli effetti sui consumatori nell’ultimo mese. Secondo l’ente statistico dell’Unione Europea, i prezzi medi per cibo, bevande non alcoliche e tabacco in Italia sono più alti del 9% rispetto alla media europea, sono superiori a quelli medi di Germania e Belgio mentre sono in linea con quelli francesi. È quanto emerge nelle statistiche dell’Eurostat appena pubblicate, secondo le quali nell’UE i prezzi più alti per cibo e bevande si pagano in Danimarca (145% rispetto al 100 della media UE a 28) e i più bassi in Polonia (63%). L’Italia, guardando al solo prezzo del cibo, è dell’11% sopra la media per tutti gli alimenti. Ma lo scarto diventa più alto, del 21% per il gruppo “latte, formaggio e uova” (121). Guardando fuori dall’Ue il Paese europeo più caro per i soli alimenti è la Svizzera, a quota 172 punti. “Dati preoccupanti –commenta Giovanni D’Agata, che manifestano l’aumento dei prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori e il contestuale impoverimento generale dei cittadini”.
c.s. – Sportello dei Diritti