I toni trionfalistici della Regione Calabria, affidati al comunicato del Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria, relativamente alla “riuscita” del bando a sportello per l’acquisizione di macchinari e impianti, sollevano più di qualche dubbio. Intanto va sottolineato che la dotazione finanziaria prevista (di 10milioni di euro) è risultata del tutto inadeguata a fronte delle domande pervenute che superano i 100milioni di euro. Per non parlare del metodo utilizzato, cioè la presentazione a sportello (telematico) il cui impiego rimanda a più di una perplessità: infatti dopo solo 10 secondi dall’apertura dello sportello i progetti acquisiti a sistema risultavano più di 600, con la dotazione prevista ampiamente già superata (circa 50milioni di euro); inoltre il sistema adottato non sembra indicato per premiare la qualità dei progetti, anche perché non crediamo che la Commissione di valutazione che sarà insediata potrà mai prendere in considerazione la totalità delle idee progettuali presentate con il rischio concreto di lasciare fuori i progetti migliori solo perché inseriti a sistema con qualche secondo di ritardo. Se l’obiettivo della Regione è quello di “spendere” quanto prima i fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea, lo stesso non può essere “centrato” a discapito della qualità dei progetti finanziati pena il rendere “sterili”, come già in passato, l’impatto degli investimenti sul territorio. Se questo è l’incipit del POR Calabria 2014-2020 le premesse non sono a nostro avviso delle migliori: l’impiego dei fondi europei non può trasformarsi in una “corsa all’oro”. Dunque chiediamo da subito un cambio di prospettiva alla Regione, con una riflessione che abbracci sia la programmazione sia la metodologia scelta per l’espletamento dei bandi di gara, alla ricerca di un equilibrio tra “qualità” dei progetti e “velocità” di impegno delle risorse europee.
Reggio Calabria 10/01/2017
Il Segretario Generale
dott. Sergio Enrico Maria Marino