“Non è accettabile che ancora oggi in Calabria i cittadini siano costretti ad emigrare per curarsi. E’ giunto il momento che i calabresi dicano basta a strategie scellerate, che penalizzano gli ammalati, ed in special modo quelli affetti da gravi patologie, costringendoli a trasferirsi lontano dalle proprie case per potersi curare. Per non parlare del forte dispendio economico inflitto alle famiglie e alla sanità Calabrese, derivante da quest’agghiacciante situazione, chiaramente raccontata dai dati che ci parlano di una migrazione sanitaria oncologica, per le neoplasie più importanti, attestatasi nel 2015 su cifre superiori al 40 per cento”. Lo dichiara il presidente del Centro Studi Tradizione Partecipazione, Giuseppe Agliano, rendendo nota l’adesione alla petizione indetta dal Comitato Noi Vogliamo il Marrelli Hospital, ed invitando “I cittadini reggini e calabresi ad un’assunzione di responsabilità rispetto al proprio destino e a quello della propria terra, attraverso la sottoscrizione della petizione reperibile su internet (ttps://www.change.org/p/ministero-della-salute-la-calabria-si-ribella-alla-migrazione-sanitaria). Perché – conclude Agliano – “E’ ormai improcrastinabile un intervento del Governo nazionale, affinché venga data una soluzione definitiva all’interminabile vicenda del Marrelli Hospital, che è l’unico Polo Oncologico della regione Calabria, dotato delle tecnologie più innovative in campo internazionale, che con la sua capacità di 60 posti letto, sarebbe in grado di dare una risposta d’eccellenza a tanti ammalati calabresi che potrebbero così curarsi a casa propria, circondati dall’effetto dei propri cari. Se così non fosse e questa struttura non riuscisse ad emergere dall’impasse determinato da scelte miopi di una burocrazia irresponsabile rispetto alle esigenze del territorio, sarebbe davvero un danno enorme ed un beffa per tutti i calabresi”.
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