«Sono molto soddisfatto dei contenuti del Comitato provinciale, del clima di cooperazione, del fatto che posso fare una conferenza stampa oltre che con il prefetto Marangoni, uomo di grande professionalità e che ringrazio per il lavoro fatto, anche insieme al governatore Maroni e al sindaco Sala: io credo moltissimo nel dialogo interistituzionale che è una delle chiavi fondamentali del sistema di sicurezza». Così il ministro dell’Interno Marco Minniti a conclusione del Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico, tenuto ieri presso la prefettura di Milano, con il capo di Gabinetto Luciana Lamorgese. il capo della polizia Franco Gabrielli, il prefetto del capoluogo lombardo, Alessandro Marangoni, il sindaco, Giuseppe Sala, il presidente della regione, Roberto Maroni. «Voglio sviluppare questo dialogo in tutti i campi – ha continuato Minniti: dalla lotta al terrorismo alla criminalità organizzata, alla criminalità diffusa. Milano ha dimostrato, gestendo una situazione impegnativa come Expo, vetrina del mondo, che si può garantire una tranquilla sicurezza, in cui credo molto, senza sacrificare nulla sul piano della partecipazione e del coinvolgimento delle persone». Dopo il comitato provinciale Minniti si è recato in questura, dove ha incontrato e ringraziato i due agenti ‘protagonisti’ della sparatoria a Sesto San Giovanni: Cristian Movio e Luca Scatà. «Di fronte ad una attività terrorista altamente imprevedibile la possibilità di prevenzione sta in due fatti» , ha detto ai giornalisti presenti. «Il primo è la capacità di intelligence e prevenzione che fanno le forze di polizia, i dipartimenti centrali, l’antiterrorismo e la Digos, l’arma dei Carabinieri, la Guardia di finanza. L’altro aspetto è il controllo del territorio: la vicenda di Sesto San Giovanni non è una vicenda casuale, è l’espressione di un sistema. La punta di lancia in questo caso è stata la Polizia di Stato, ma quel controllo lo si può fare grazie alla grande collaborazione tra tutte le forze dell’ordine. Ciò rende più difficile infiltrarsi nel territorio, non impossibile ma più difficile». Sulla vicenda Amri, sul quale «sono in corso indagini che hanno una certa consistenza», il ministro ha sottolineato come «l’intervento sia stato assolutamente straordinario, nel quadro della sicurezza e dell’antiterrorismo» ed abbia dimostrato il «buon controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine in Italia».
Milano punto guida di un’esperienza nazionale
Il ministro ha anche detto che di concerto con il ministro dei Beni Culturali, si sta «pensando a due progetti pilota di riqualificazione delle aree urbane intorno alle grandi stazioni di Milano e di Roma. La sicurezza non è solo prevenzione e controllo del territorio ma anche vivibilità degli spazi e sviluppo urbano», ha detto Minniti. «Entro la fine di gennaio verrà rinnovato il patto per l’ordine e la sicurezza della città. Bisogna fare di Milano un punto guida di un’esperienza nazionale», ha concluso.
fonte – http://www.interno.gov.it