Roma 29/12/2016 10:15 – Come riportato dalle veline dell’ANSA oggi, la Presidenza del Consiglio comunica che il Consiglio dei ministri esaminerà il seguente ordine del giorno: – Nomina dei Sottosegretari di Stato; – DECRETO-LEGGE: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative (PRESIDENZA); – DECRETO LEGISLATIVO: Norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige recanti disposizioni in materia di delega di funzioni riguardanti l’attività amministrativa e organizzativa di supporto agli Uffici giudiziari (PRESIDENZA – AFFARI REGIONALI); – LEGGI REGIONALI. L’intenzione del Premier Gentiloni sta’ nel riconfermare al 99% tutti i viceministri e sottosegretari del vecchio governo Renzi, escluso Enrico Zanetti che ieri si è chiamato fuori. In questo modo sembra voler dimostrare la continuità di vedute e di politica di Renzi. Di certo una carta importante e che rimetterà sui binari del “rottamatore toscano” un governo nato come “alternativa” ma che si sta’ dimostrando sempre più un “ciclostilato” del predecessore. All’apparenza un bel “nulla di fatto” per Verdini ed i gruppi Ala-Sc che avevano chiesto chiarimenti al presidente del Consiglio “per tenere fede all’impegno assunto con il Capo dello Stato, durante le consultazioni, circa la nostra disponibilità a sostenere un governo in questa difficilissima fase di transizione. Abbiamo atteso pazientemente in queste settimane, ma nessun chiarimento politico è arrivato. È arrivata invece la proposta di confermare la squadra dei sottosegretari e dei viceminsitri, di cui faccio parte”, spiega Zanetti che, sulla sua rinuncia al ruolo di viceministro dell’Economia sottolinea: “all’antipolitica delle conferme in blocco a prescindere, dei governi fotocopia dove l’unico che ha il coraggio di fare un passo indietro è Matteo Renzi, preferiamo la politica”. Gentiloni oggi illustrerà le linee del suo governo nella conferenza stampa di fine anno, mantenendo il punto sul decreto per Mps, ha deciso di definire tutta la squadra e le deleghe rimaste ancora in sospeso. La delega ai Servizi, a quanto si apprende, resterà a Gentiloni stesso così come il ministro dello Sport Luca Lotti conserverà quella del Cipe. Nessun cambiamento anche nei ruoli di sottogoverno: l’unico cambio potrebbe sarebbe quello del sottosegretario alla Scuola Davide Faraone che passerebbe al nuovo ministero della Coesione ma l’orientamento è di non cominciare il gioco delle caselle. Un segnale più che forte del non cambiamento di rotta che, a “rigor di referendum”, era stato chiesto dal popolo.