Messa in scena dalla compagnia “Teatro Stabile Nisseno” di Caltanissetta
Lamezia Terme, 14 dicembre 2016 – Un successo annunciato. Non ha deluso le aspettative la commedia brillante in due atti “L’arte della beffa”, messa in scena dai bravissimi attori della compagnia “Teatro Stabile Nisseno” di Caltanissetta. Lo spettacolo, inserito nel seguitissimo cartellone della rassegna teatrale “Vacantiandu 2016-17 – Città di Lamezia Terme”, organizzata dall’associazione “I Vacantusi”, sotto la direzione artistica di Nicola Morelli, Walter Vasta e Sasà Palumbo, che si sta svolgendo al teatro Politeama “Franco Costabile” di Lamezia Terme Sul palco gli attori, con una mimica eccellente, alternano i loro personaggi che, da un momento all’altro, cambiano e diventano “pupi siciliani”. Il tutto in un accattivante e colorito dialetto siculo. Il giovane e imbroglione Tano, alle spalle dell’ingenuo e sempliciotto Bernardino, trama per architettare una diabolica ed efficace burla per impossessarsi degli averi del malcapitato, tutto questo con l’aiuto della stessa moglie del povero Bernardino, Nedda, che in tutti i modi cerca di suscitare l’amore nel cuore di Tano con non poche difficoltà, del fratello Paolino e della giovane Carmelina, fidanzata di Paolino. È affidata agli stessi Paolino e Carmelina la funzione di cantastorie: saranno proprio loro, infatti, a raccontare i vari passaggi da una scena all’altra, come accadeva ai tempi delle novelle di Boccaccio. La commedia si ispira infatti alla terza novella della nona giornata del “Decamerone” di Boccaccio. Un testo naturalmente “rivisitato”, ricostruito e trasferito in Sicilia, con protagonisti avventurieri, imbroglioni, beffeggianti e beffeggiatori, donne disinibite e disponibili. Sul palco si sono esibiti i bravissimi Giovanni Speciale, Salvina Fama, Giuseppe Speciale, Adriano Dell’Utri e Ilaria Giammusso, sotto l’attenta regia di Cinzia Maccagnano. Le scene, che riproducono i vicoli delle borgate siciliane, sono di Francesco Lugaro, i costumi di Silvio Alaimo, il disegno luci di Angelo Rizza, editing Teresa Calabrese e gli assistenti alla regia sono Raimondo Coniglio e Giulia Frangiamone.