INGV, 255 anni di Geoscienze

 175 dalla nascita dell’Osservatorio Vesuviano e 80 dalla nascita dell’Istituto Nazionale di Geofisica

ingvRoma, 6 dicembre 2016 – Oggi, 6 dicembre, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha ricordato la nascita di due enti che hanno segnato svolte epocali nelle geoscienze: il più antico presidio scientifico della geodinamica al mondo, l’Osservatorio Vesuviano, fondato nel 1841, e  l’Istituto Nazionale di Geofisica, nato il 15 novembre 1936 in seno al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), per disposizione presidenziale dell’allora presidente del CNR, Guglielmo Marconi e collocato inizialmente all’interno dell’Università Sapienza di Roma. Sono intervenuti nella sede romana dell’INGV: Natale Mazzei del Dipartimento della Protezione Civile (DPC), il Presidente del CNR Massimo Inguscio, il Rettore dell’Università Sapienza di Roma Eugenio Gaudio,  l’accademico dei Lincei e già Presidente dell’ING Michele Caputo,  il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) Roberto Battiston, il Presidente della Fondazione Guglielmo Marconi Gabriele Falciasecca, e il Prefetto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT) Fabio Carapezza  Guttuso. A seguire le relazioni di: Graziano Ferrari, responsabile progetto SISMOS-INGV su La geofisica istituzionale in Italia prima dell’ING; Alessandro Amato, dirigente di ricerca dell’INGV e già direttore della Rete Sismica Nazionale, con Ottant’anni di monitoraggio sismico in Italia per la scienza e la società; Gianluca Valensise, dirigente di ricerca dell’INGV, con Non solo reti: dall’ING all’INGV, dati e modelli per le stime della pericolosità sismica in Italia; Antonio Meloni, già dirigente di ricerca dell’INGV, con Oltre la sismologia: Geomagnetismo e Fisica ionosferica all’ING; Francesca Bianco, direttore della sezione OV-INGV, con Ricerca e Monitoraggio sui vulcani dell’area napoletana: il connubio che crea conoscenza; Mauro Di Vito, primo ricercatore dell’INGV, con Dalle misure alla quantificazione dei fenomeni naturali: la modellazione delle deformazioni del suolo che hanno preceduto l’ultima eruzione dei Campi Flegrei.Hanno concluso i lavori: Carlo Doglioni, Presidente dell’INGV con un intervento sul progetto Working Earth e Onno Oncken, direttore del GeoForschungs Zentrum di Potsdam, con la conferenza The Maule 2010 earthquake and the Andes. La giornata è stata moderata da: Maria Siclari, Direttore Generale INGV; Francesca Quareni, Direttore della sezione di Bologna INGV; Leonardo Sagnotti, Direttore Struttura Ambiente INGV; Andrea Bizzarri, ricercatore INGV.

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