05\12\2016 – E’ a dir poco schiacciano la distanza tra coloro che hanno votato il No al Referendum Costituzionale 59,11% e il Si 40,89%. L’ affluenza in base ai dati forniti dal sito del Ministero dell’Interno è stata del 68,48%. Era nell’aria da tempo anche se una parte degli italiani temeva brogli elettorali. Subito dopo aver appreso la notizia della disfatta, l’attuale premier Matteo Renzi ha annunciato, durante una conferenza stampa in Tv alle 00.30, le sue dimissioni da primo ministro italiano, che saranno presentate al Quirinale al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: Contemporaneamente il Presidente del Consiglio dimissionario, ha ringraziato la sua squadra di ministri. Pare improbabile dalle parole espresse durante la conferenza stampa che Renzi possa accettare un reincarico ma gli italiani ormai sono “abituati” a tutto.“Questa riforma è stata quella che abbiamo portato al voto, non siamo stati convincenti, mi dispiace, ma andiamo via senza rimorsi – ha detto ancora Renzi -. Come era chiaro sin dall’inizio l’esperienza del mio governo finisce qui”. “Ho perso e a saltare è la mia poltrona. L’esperienza del governo è finita e nel pomeriggio salgo al Colle per dimettermi”. “Volevo tagliare le poltrone della politica e alla fine è saltata la mia”. (Ansa) Esultano gli avversari politici. Al momento il governo del a Paese è nelle mani di Mattarella, questi i nomi dei probabili “traghettatori” sino a nuove elezioni anche se l’ultima parola rimane nella volontà di Renzi in quanto segretario del PD: il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, il presidente del Senato Piero Grasso, o addirittura la new entry delle ultime ore, tra le file del Sì, Romano Prodi.
I risultati del per il Referendum Costituzionale degli italiani all’estero (clicca su)