26\11\2016 – Solo venti giorni fa, è stato inaugurato il reparto di cardiochirurgia degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. Per l’occasione scese da Roma il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, accolta dal gotha del Partito Democratico regionale e dal Governatore Oliverio. C’era, tra i compagni di questo governo di improvvisati “padri costituenti”, anche il Sindaco di Reggio Calabria, il quale, nei giorni successivi, si è ben guardato dal far sentire la propria voce per denunciare che l’evento “storico” in realtà era una messinscena. Ancora oggi, il Reparto di Cardiochirurgia esiste solo sulla carta e non è operativo. Ed è di oggi la raggelante notizia del decesso di una persona di 37 anni, mentre veniva trasferita in elicottero, per seri problemi cardiaci, da Reggio Calabria a Catanzaro. Se provassero un minimo di vergogna, tutti i protagonisti e comprimari di quella sceneggiata registratasi in piena campagna referendaria a favore del SI, dovrebbero avvertire almeno una sola volta nella loro esistenza il buon gusto di immediatamente abbandonare le cariche pubbliche ricoperte, per consegnarsi ad un resipiscente esercizio autocritico imposto dalla grave ed incolmabile distanza che li separa dai problemi quotidiani vissuti dai calabresi. Tutto questo, però, non accadrà! Apprestiamoci, quindi, anche qui in Calabria, a salutare il possibile conferimento ad Oliverio dello stesso “premio” che Renzi ha già promesso come al governatore della Campania De Luca, cioè la probabile nomina a commissario per la Sanità. L'”armata Brancaleone” di Oliverio ha fatto sì che i calabresi a Roma vengano solo considerati dei sudditi e non c’è da stupirsi che al Governo Renzi interessi solo che qui venga votato il SI al referendum, non che ai cittadini reggini e calabresi sia assicurata tutela del loro diritto costituzionale alla salute. E il giovane Sindaco ereditario? La sua distrazione rispetto alle gravi emergenze della città di Reggio Calabria è evidente ed assoluta: a lui #bastaunSI per incrementare il processo migratorio che imperversa in riva allo Stretto. E la sua destinazione sarà Palazzo Madama.
comunicato stampa – AZIONE NAZIONALE – Reggio Calabria