Reggio Calabria – 17\11\2016 – Emozionante è questo il termine giusto per descrivere l’incontro che si è svolto a Palazzo Foti ieri nel tardo pomeriggio per celebrare il 25° anniversario della scomparsa di Ciccio Franco. A ricordare le gesta dell’anima della rivolta popolare reggina molti camerati dell’epoca, uomini che lo hanno seguito nel suo percorso politico e giovani incuriositi dalla sua storia. L’evento era realizzato dal Centro Studi Tradizione e Partecipazione, da Reggio Futura e dalla Fondazione di Alleanza Nazionale. Al tavolo a presentare i moltissimi ospiti ed ad introdurre i temi di discussione, in una sala gremita in ogni ordine di posto, Nicola Malaspina, Giuseppe Agliano e Antonello Scagliola. Toccante il momento del video passato sui monitor della sala e la canzone che lo concludeva. Si quindi sono alternati sul palco ed hanno arringato gli intervenuti, molti personaggi della destra storica e moderna, con argomenti che hanno spaziato dalla politica economica alla storia d’Italia, riuscendo sempre a fare collegamenti con la città di Reggio Calabria. Si sono susseguiti così sul palco uomini politici che non hanno bisogno di presentazione: Renato Meduri, Natino Aloi, Massimo Abbatangelo, Adriano Tilgher e Franco Mugnai, insieme ai più recenti Orsomarso, Arena, e Gianni Alemanno, il tutto sotto lo sguardo attento e compiaciuto di Giuseppe Scopelliti. Durante le narrazioni e le riflessioni si è notato un fermento particolare tra il pubblico sopratutto in relazione al fatto che la destra oggi cerca una sua rappresentanza forte ed unita nello scacchiere politico nazionale, al momento lo scenario è frastagliato, basato su fragili intese che dovrebbero diventare accordi, in modo da ridare il posto che compete ad una parte politica che si è saputa fare male da sola una volta raggiunto il potere. Forse i troppi personalismi e qualche scelta incauta hanno contribuito alla debacle. Il Referendum è visto, con unanime condivisione, come il modo per salvare gli italiani da una riforma mal pensata e se è possibile mandare anche a casa il presidente del Consiglio Matteo Renzi, il non eletto dal popolo che ha anche il ruolo di segretario nazionale del partito Democratico. Per ottenere questi risultati gli intervenuti hanno auspicato che la destra e le diverse anime che la compongono tornino ad essere una cosa sola. La figura di Ciccio Franco e della sua vicenda umana\politica è servita come momento d’incontro e riflessione agli intervenuti ed ai presenti nella speranza che la dedizione e la correttezza dell’eroe della rivolta reggina doni vigore all’azione politica di tutta la destra italiana.