Conti dormienti in Svizzera: chi ha dimenticato i soldi in banca? Pubblicata lista con nomi degli italiani titolari di un tesoretto

 Se non si faranno avanti, i soldi andranno allo Stato

soldi16\11\2016 – Già nel 2015 le banche svizzere avevano pubblicato una lista contenente i nominativi di all’incirca 2600 titolari di conti considerati “dormienti”, ossia lasciati in giacenza per un periodo di tempo superiore ai 60 anni senza che gli intestatari avessero alcun contatto con l’istituto di credito in questione. Grazie a questa pubblicazione era stato possibile riprendere contatto con all’incirca il 5% dei titolari. Ora l’Associazione bancaria svizzera ha pubblicato una nuova lista di 300 clienti di cui non si hanno più notizie dal lontano 1956, e che, per non vedersi revocare il diritto di proprietà sui conti in questione, sono invitati a farsi vivi entro un anno dalla pubblicazione della lista; in caso contrario il denaro, un patrimonio complessivamente stimato attorno agli 8 milioni, verrà versato allo Stato. Una notizia importante che riguarda anche italiani ed i loro eredi, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che di seguito pubblica la lista dei nomi dei titolari di questi conti. Gli aventi diritto, che possono essere assistiti in Italia, sono gli eredi. Nel caso in cui venga accertata l’esistenza del diritto, le banche si attivano per la restituzione di quanto dovuto. Gli eredi o chi presume di avanzare diritti sui conti dormienti avranno un anno di tempo per giustificare i propri interessi. Al termine di questo periodo se nessuno avrà reclamato gli averi in giacenza, i soldi finiranno nelle casse della Confederazione con buon pace per chi potrebbe avanzare in futuro pretese.

c.s. – Giovanni D’Agata  – Sportello dei Diritti

banner

Recommended For You

About the Author: Redazione ilMetropolitano

Il Quotidiano d’Approfondimento on line Il Metropolitano.it nato nell’Ottobre del 2010 a Reggio Calabria, città in cui ha la propria sede, dal progetto di un gruppo di amici che vogliono creare una nuova realtà di informazione