Italia 14/11/2016 13:30 – Buone notizie dall’Istat, sul nostro paese torna a spirare il vento della deflazione. Naturalmente la mia voleva essere una battuta ironica. Ad ottobre l’Italia torna in deflazione con un calo dei prezzi dello 0,2% su base annua, questa l’ultima revisione dell’Istituti di Statistica. La riduzione del costo del carrello della spesa, non risulta in diminuzione solo a livello annuo ma anche in confronto ai dati del mese precedente con una riduzione dell’indice nazionale dei prezzi al consumo dello 0,1%. A far scendere l’ago della bilancia su deflazione è la continua e costante flessione tendenziale dei prezzi, dai beni energetici il cui calo si accentua lievemente (-3,6% dal -3,4% di settembre) per effetto di una più intensa flessione dei prezzi di quelli regolamentati (-6,0%, era -3,8% a settembre) e di un parziale rientro della contrazione dei beni energetici non regolamentati (-0,9%, da -2,7% del mese precedente). A questa situazione vanno aggiunti gli andamenti di altre tipologie di prodotto tra le quali spiccano gli alimentari non lavorati (-0,4%, da +0,4% di settembre) e i servizi ricreativi, culturali e della cura della persona; la cui crescita si azzera dal +0,6% di settembre. L’inflazione al netto dei beni energetici rallenta in misura significativa, attestandosi a +0,2% (era +0,5% il mese precedente). Analogamente, al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'”inflazione di fondo” scende a +0,2% (da +0,5% di settembre) [RaiNews.it]. Possiamo dire che avvicinandoci sempre più la fine dell’anno, tutte le più rossee ipotesi dell’esecutivo si “scontrano2 con la più dura realtà dei fatti.