Usa 13/11/2016 10:00 – Analizzando la situazione americana, come già ripreso in altro articolo, si può osservare come i Democratici, o meglio Hillary Clinton (la grande sconfitta), non si vogliano rassegnare e stiano cercando tutte le maniere, democratiche, per potersi opporre all’elezione di Donald Trump. Sul come farlo e come, ipoteticamente e costituzionalmente, attuarlo ci ha ragionato sopra il quotidiano MilanoFinanza. Secondo la costituzione Americana i 538 grandi elettori, saranno chiamati a rettificare il 19 dicembre pv, il voto affidatogli dagli americani in base ai collegi elettorali. Ma cosa succederebbe se “rinnegassero” e dessero la vittoria a Hillary Clinton? Una simile decisione, considerata alla stregua di un’eventualità ipotetica del terzo tipo, in realtà è teoricamente possibile negli Usa. Il sistema americano, infatti, prevede il cosiddetto faithless elector, l’elettore infedele che, nel segreto dell’urna, sconfessa la preferenza precedentemente accordata e dà il suo voto a un altro candidato. Ipotesi quasi surreale ma non del tutto impossibile, anche perchè in 24 Stati la legge obbliga i grandi elettori a votare seguendo le indicazioni di partito, pena il pagamento di una piccola multa, fino a mille dollari. Fatto stà che sulla piattaforma change.org, una petizione è già stata lanciata e ha raccolto finora oltre 2 milioni di firme: “Hillary ha vinto il voto popolare. L’unica ragione per la quale Trump ha ‘vinto’ è grazie al Collegio Elettorale che, però, può dare la Casa Bianca a qualunque candidato. Quindi, perché non usare la più antidemocratica delle nostre istituzioni per assicurare un risultato democratico?”. Viene fatto notare come anche se questa ipotesi sia contemplata dall’ordinamento americano non sia mai stata presa in considerazione. I casi di elettori infedeli tra il 1968 e il 2004 sono stati soltanto sei, di cui uno probabilmente per errore, e non hanno avuto alcuna influenza sul risultato finale. Inoltre, se anche l’appello ai grandi elettori “repubblicani responsabili” sortisse l’effetto desiderato, non è detto che userebbero il loro voto per la Clinton, o piuttosto per un altro repubblicano o addirittura per nessuno. Comunque sia, se andasse in porto una tale operazione, sarebbe una grande beffa per l’intera “democrazia americana”.