09\11\2016 – La notte della verità, così era stata definita dai due candidati l’ultima sfida appena trascorsa. Donald Trump doveva effettuare un miracolo contro Hillary Clinton super favorita dai pronostici, addirittura il New York Times la dava all’80% nelle previsioni di voto. La candidata democratica ha avuto l’appoggio incondizionato di Obama, che è uscito ben 17 volte, primo caso nella storia USA, a favore della collega democratica sentita come candidato dell’establishment.
Il voto testa a testa da, in ogni caso, l’idea che negli USA qualcosa sta cambiando, la politica di rottura del miliardario newyorkese segnala senza ombra di dubbio il malcontento del popolo statunitense nei confronti del governo uscente di cui la Clinton sarebbe la naturale continuazione (seppur con dei grossi elementi di discontinuità).
La vittoria di Donald Trump con il suo slogan “Riprendiamo il controllo” segna un punto di rottura nella politica mondiale al pari dell’uscita della Gran Bretagna dall’UE. Già le borse internazionali crollano in relazione al risultato politicamente inatteso maturato oggi.
Il “Tycoon” era inizialmente osteggiato anche dall’interno del partito Repubblicano per il suo modo poco tradizionale e poco diplomatico di esprimersi ma poi è riuscito a sbaragliare la concorrenza e realizzare una rimonta impensabile ai danni di Hillary Clinton. Ha vinto il candidato che per certi versi è stato anche fuori dagli schemi partitici.
Donald Trump è il 45° Presidente degli Stati Uniti d’America, si insedierà il 20 Gennaio 2017 alla Casa Bianca. I Repubblicani hanno vinto anche il Congresso una sconfitta totale per i democratici americani. Una cosa è sicura i media americani non hanno saputo cogliere il cambiamento del Paese oppure non hanno voluto…
Fabrizio Pace