04\11\2016 – Apprendiamo senza grande stupore la decisione di procedere all’azzeramento della Giunta Comunale operata a mano del Sindaco Falcomatà, a due anni compiuti dal suo insediamento, segnale evidente di un fallimento annunciato da ascrivere alla incapacità ed alla inadeguatezza di una formazione che sinora si è sostenuta sulla inconsistenza della autoreferenzialità tutta di marca PD. Il primo cittadino, con questo atto dall’implicito significato, è arrivato alla stessa conclusione alla quale i cittadini erano giunti già da qualche tempo e cioè che questa amministrazione non è stata in grado di mantenere le promesse formulate in campagna elettorale, illudendo i cittadini con il miraggio di una Svolta che in effetti è arrivata ma in senso decisamente negativo. Ciò che lo stesso Falcomatà non tiene in debita considerazione è la circostanza che vede lui stesso annegare accanto ai suoi assessori nel mare del degrado di una città ormai allo sbando, grazie ad una azione politica inesistente, capace solo di ridondanti operazioni di “scaricabarile” sul passato, di isolamento dentro i palazzi del potere, di supina sottomissione al volere di premier Renzi e governator Oliverio, nonché di silenzi troppo rumorosi per non scuotere le coscienze dei reggini. L’atto di ammissione del fallimento cui oggi assistiamo avviene malgrado in Consiglio non si sia registrata una opposizione particolarmente incisiva nei confronti della attività di una giunta i cui componenti si sono messi in evidenza solo per arroganza istituzionale ed inidoneità ad amministrare la cosa pubblica. L’epilogo nebuloso di un’azione amministrativa inesistente che ha riportato la città al degrado degli anni ‘90, di una comunità che ha dovuto subire negli ultimi due anni continue spoliazioni, umiliazioni e mortificazioni. Accogliamo con rammarico la decisione di un sindaco che dopo due anni non è riuscito a dare una impronta alla propria attività amministrativa, né a disegnare una strategia di sviluppo per questa città, che ha solo sperperato il grande patrimonio di progetti e di idee che erano stati messi in campo, questi sì, dalle precedenti amministrazioni. Ma il rammarico discende dal peggior risvolto della vicenda, ossia dal fatto che con questo rimpasto, Falcomatà attribuisce responsabilità di inefficienza ai suoi diretti collaboratori, omettendo, però, di assumere in prima persona la colpa principale del disastro amministrativo perpetrato ai danni dei reggini con la sua impalpabile e incompetente gestione. La verità è che se gli anni bui di commissariamento hanno portato la città sull’orlo del precipizio, l’Amministrazione Falcomatà, seguendo quelle infauste orme, le ha dato la spinta finale, facendola precipitare nei bassifondi di tutte le classifiche nazionali in due anni di vero abbandono ed incuria.
Azione Nazionale – Reggio Calabria