INGV, sequenza sismica in Italia centrale: aggiornamento, 2 novembre ore 11.00

Roma, 2 novembre 2016 – La sequenza sismica continua con un numero complessivo di scosse che, dal 24 agosto scorso, supera 21.600. Alle ore 11:00 di oggi, 2 novembre, sono circa 615 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4; 40 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5; 5 quelli di magnitudo maggiore o uguale a 5, localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Nella mappa sotto l’evoluzione della sequenza iniziata il 24 agosto 2016.

La mappa della sequenza sismica dal 24 agosto
La mappa della sequenza sismica dal 24 agosto

Dopo l’evento del 30 ottobre, alle 07:40 ora italiana di magnitudo M 6.5 sono stati localizzati complessivamente oltre 1600 eventi sismici. Alle ore 11:00 di oggi, 2 novembre, sono circa 270 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4 e 19 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV.

 La sequenza sismica dal 24 agosto al 2 novembre. In rosso il terremoto del 30 ottobre alle ore 07:40 di magnitudo 6.5 (stella rossa) e le scosse successive
La sequenza sismica dal 24 agosto al 2 novembre. In rosso il terremoto del 30 ottobre alle ore 07:40 di magnitudo 6.5 (stella rossa) e le scosse successive

Sotto si riporta il sismogramma della stazione sismica CESX (ubicata a CESI, comune di Terni) della Rete Sismica Nazionale dell’INGV del 30 ottobre 2016. E’ possibile distinguere l’arrivo delle onde sismiche intorno alle 6.40 UTC (7.40 ora italiana) del terremoto di magnitudo M6.5.

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Sismogramma della stazione sismica CESX (ubicata a CESI, comune di Terni) della Rete Sismica Nazionale dell’INGV del 30 ottobre 2016. E’ facile distinguere l’arrivo delle onde sismiche alle 6.40 UTC (7.40 ora italiana) del terremoto di magnitudo M6.5

Il sismogramma alla stessa stazione sismica CESX il giorno dopo, 31 ottobre 2016. Si vede come il numero di scosse che vengono registrate sia di alcune centinaia e, proprio per questo motivo, solo i più forti (da magnitudo 2.5 in su) vengono localizzati in tempo reale dai turnisti della Sala di Monitoraggio Sismico dell’INGV di Roma; gli altri saranno localizzati in una fase successiva, come descritto in un articolo precedente su questo blog.

Sismogramma della stazione sismica CESX (ubicata a CESI, comune di Terni) della Rete Sismica Nazionale dell’INGV del 30 ottobre 2016. E’ possibile distinguere l’arrivo delle onde sismiche alle 6.40 UTC (7.40 ora italiana) del terremoto di magnitudo M6.5
Sismogramma della stazione sismica CESX (ubicata a CESI, comune di Terni) della Rete Sismica Nazionale dell’INGV del 30 ottobre 2016. E’ possibile distinguere l’arrivo delle onde sismiche alle 6.40 UTC (7.40 ora italiana) del terremoto di magnitudo M6.5

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