Siria 28/10/2016 09:45 – Ennesima testimonianza di come gli uomini del “Califfato Nero”, l’Isis per intenderci, siano degeneri e abominevoli verso chi non corrisponda e non si adegui al loro modo di vedere le cose. La testimonianza viene rilanciata da IlGiornale.it, riprendendo un’intervista ripresa dal Christian Post e poi rilanciata da numerosi media americani fatta a Alice Assaf, madre siriana e cristiana che ha visto il figlio morire sotto i colpi dei fanatici del Califfato. La donna riuscita a scappare racconta tutto all’organizzazione umanitaria americana Road of Success Sun. Queste le parole della donna : “Abbiamo saputo che i miliziani avevano fatto irruzione in un panificio industriale e avevano sequestrato sei uomini. Non durarono molto, perché li gettarono vivi nel forno. Poi si misero a cercare bambini in città. Presero di mira le famiglie cristiane. Riuscirono a rastrellarne 250. Alcuni furono ammazzati direttamente davanti agli occhi dei genitori, decapitati. La maggior parte fu gettata, e molti di essi erano ancora vivi, in una grande impastatrice dello stabilimento che avevano sequestrato”. Questa una delle tante testimonianze dirette di quel “paradiso in terra” che i seguaci , invasati e deliranti, del Califfo Nero, vogliono portare. Assaf racconta inoltre del perchè suo figlio sia stato ucciso. Lui si chiamava George, nome non consono all’ideologia Isis. Dopo essersi rifiutato di cambiare nome è stato passato per le armi. Le sue ultime parole dette alla madre sarebbero state : “Mamma, non voglio nascondermi, io sono George”.